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Lo scouting non è più quello di una volta. Già, perchè più si va avanti, più vengono fuori metodi sempre più originali di individuare talenti in giro per il mondo. La tecnologia la fa da padrona, ma ci sono anche storie bizzarre su come siano stati scoperti alcuni campioni del calcio moderno. Ecco tutti i casi più clamorosi di calciatori scoperti “per caso”. Partiamo! >>>VAI AL PRIMO
Nuovo Totti
La Roma è alla ricerca del nuovo Totti: lo ha confermato il presidente giallorosso Pallotta, che ha aggiunto che per trovarlo utilizzerà l’intelligenza artificiale: “Troverò l’erede di Totti o magari il nuovo Messi grazie all’aiuto dei software. Attraverso il machine learning possiamo individuare dei calciatori con delle caratteristiche ben precise che cerchiamo tra 6000 giocatori differenti.” Niente male insomma, ma c’è già chi ha scoperto grandi campioni con metodi assurdi: >>>VAI AL PROSSIMO
Agenzia russa
Ad esempio, sull’altra sponda del Tevere, già da anni il ds della Lazio Tare sta portando a Roma talenti su talenti, in molti casi sconosciuti. Da Luis Alberto a Milinkovic, da Anderson a Bastos, in pochi conoscevano i talenti biancocelesti prima che approdassero alla Lazio. Ma come fa? Affidandosi a piattaforme di scouting online come InStatScout, un’agenzia russa! >>>VAI AL PROSSIMO
Dal pc alla panchina
Da anni invece molti club, soprattutto inglesi, si affidano al database, molto ampio e attendibile, del gioco di calcio manageriale Football Manager per scovare nuovi talenti. Nel 2012 il club azero Baku scelse addirittura come allenatore un ragazzo di appena 21 anni, Vugar Gulogan Huseynzade, per la sua grande abilità ed esperienza proprio con Football Manager. Ma c’è anche un grande campione scoperto grazie a questo gioco manageriale: >>>VAI AL PROSSIMO
Che scoperta!
Proprio grazie a Football Manager infatti fu scoperto Roberto Firmino. Ora incanta l’Europa con la maglia del Liverpool, ma fu portato nel nostro Continente da un osservatore dell’Hoffenheim, che confessò: “Io e un collega lo notammo su Football Manager e ci siamo presentati dalla Figueirense con 4 milioni di euro. Tanti soldi davvero, se si considera che arrivava dalla seconda divisione brasiliana”. Soldi ben spesi comunque, visto che il Liverpool per strapparlo al club tedesco ha sborsato la bellezza di 42 milioni di euro più bonus. >>>VAI AL PROSSIMO
Maravilla
Che dire poi dell’Udinese, club che da sempre sforna talenti a profusione. Uno dei migliori è stato senza dubbio il Nino Maravilla, Alexis Sanchez. Il cileno fu scoperto grazie a Wyscout, la più importante piattaforma calcistica di scouting a livello mondiale che vanta un database di 300 mila giocatori e una sezione video che propone circa 1000 partite alla settimana. >>>VAI AL PROSSIMO
Palleggi
Anche Leo Messi fu scoperto “per caso” dal Barcellona, che venne stregato dal talento dell’argentino attraverso un video dove si vedeva la Pulga fare la foca, ma anche 118 palleggi con un’arancia, altri 140 con una pallina da tennis e 29 con una da ping-pong. >>>VAI AL PROSSIMO
YouTube
Anche il Borussia Dortmund è diventato negli ultimi anni un’autentica fucina di talenti. Uno di questi è Emre Mor, di cui la dirigenza tedesca si innamorò osservandone gesti tecnici e gol direttamente da alcuni video su YouTube. Abbagliato virtualmente dal talento classe ’97, il Dortmund sborsò subito 7 milioni di euro per acquistarlo dal Nordsjælland. >>>VAI AL PROSSIMO
Partita di calcetto
Anche Domenico Berardi fu scoperto in maniera alquanto originale. Questa volta non c’entra la tecnologia, ma solamente un colpo di fortuna. Domenico aveva 15 anni quando si aggregò agli amici del fratello per giocare una partita di calcetto, visto che mancava il decimo giocatore. Quella sera a bordo campo c’era Luca Carlino, talent-scout del Sassuolo, che venne subito colpito dalla facilità con cui il ragazzino trattava il pallone con il suo mancino: il salto poi fu breve dal campo di calcetto a quello da calcio. >>>VAI AL PROSSIMO
Il caso Rashed
Una delle squadre più attente alle innovazioni tecnologiche in fatto di scouting è la Juventus: il club bianconero infatti è stato uno dei primi club di Serie A, insieme a Bologna e Cagliari, a sperimentare la piattaforma Wyscout. Inoltre citiamo anche il caso Rashed che tempo fa fece molto scalpore: si diffuse infatti a macchia d’olio la notizia che la Juve aveva ingaggiato il giovanissimo Rashed Al Hijjawi, soprannominato il Messi palestinese, dopo averlo scoperto attraverso un video su YouTube. Tutto falso però: il ragazzino e la sua famiglia infatti furono crudelmente ingannati da un agente senza scrupoli.