Intervistato durante l’evento l’Aperitivo, promosso da La Giovane Roma, Claudio Lotito ha parlato della sua esperienza come presidente della Lazio. Ecco le sue parole: “Il miglior derby vinto? Il 26 maggio 2013, la coppa che non verrà mai più. È stata una soddisfazione grandissima. Per una settimana a Roma c’era il coprifuoco. Devo dire che i romanisti sono molto legati alla loro squadra. I laziali invece hanno la memoria molto più corta. La Lazio però è nata prima nel 1900. Lo scudetto della Lazio sarebbe il coronamento del mio percorso di vent’anni. È una grande soddisfazione per me essere arrivato fin qui. Quando ho preso la Lazio nel 2004, per tutti era impossibile sanarla con i debiti che aveva. Io mi sono fatto carico di questo, a distanza di tempo la società ora sta bene, ha vinto tanti trofei, ora è in costruzione anche l’Academy nel centro sportivo più grande d’Italia. Il Flaminio? Non dipende da me, ci serve la decisione degli enti preposti”.
Lotito: “Ho avuto un buon rapporto con Sensi”
Inoltre, sul suo rapporto con l’altra sponda del tifo romano, Lotito ha detto: “Un romanista che stimo? Avevo un buon rapporto con Franco Sensi. Al suo funerale mi hanno fatto un applauso i tifosi della Roma. Ho sempre avuto rispetto per le idee degli altri. Attualmente ho un buon rapporto con De Rossi e Totti. Li rispettavo per il loro valore, indipendentemente dalla fede calcistica. Loro hanno sempre avuto il coraggio di riconoscere la nostra forza sul campo quando era il momento, quando la Lazio vinceva. Mi venivano sempre a salutare, questo non lo dimentico. Li stimo come persone anche perché hanno fatto la storia della Roma. Fughiamo ogni dubbio: la favola per cui io sono romanista nasce dal fatto che mio suocero era comproprietario della Roma con Sensi”.