Quello che è successo nella partita di ieri tra Juventus e Napoli dovrà pur significare qualcosa. Il terzo 0-0 in campionato, consecutivo, non accadeva da 32 anni e l’allarme s’è già acceso da un pezzo. Lo diciamo molto chiaramente perché la pazienza è giusto averla ma l’eccesso potrebbe essere una prudenza che questo ambiente, quello Juventino, non può davvero permettersi. E allora, siccome Vlahovic non è Zirkzee, anche Thiago Motta dovrà fare in modo di trovare le giuste soluzioni nel minor tempo possibile. Una prima (clamorosa) mossa l’ha già fatta. Lasciando sotto la doccia Dusan Vlahovic al termine del primo tempo e mandando in campo Weah. Insomma, fuori una punta e dentro un’esterno. Che nel secondo tempo non ha comunque cambiato le sorti della partita. E allora, così avrà significato quella mossa? La Gazzetta dello Sport ha provato a capirlo.
Juve-Napoli, che è successo con Vlahovic?
Secondo quanto viene scritto dalla rosea, i motivi per cui Thiago Motta ha lasciato nello spogliatoio Vlahovic al termine del primo tempo della partita contro il Napoli potrebbero essere diversi. Il primo, il più chiaro, riguarda proprio Dusan: deve darsi una svegliata. Andare avanti così non è possibile. Ha toccato (TOCCATO!) sette palloni in 45 minuti nel match contro gli azzurri e uno che ha il suo peso – anche economico – non può proseguire con simili numeri. Oggi qualcuno si chiede – eufemisticamente – come l’avrà presa Dusan. Ve lo diciamo noi: non bene. Almeno crediamo questo. Ma questo non significa che Vlahovic ce l’abbia con il tecnico. Piuttosto è facile che se la stia prendendo con sé stesso. Ma il tempo corre e con questa mossa, Motta potrebbe aver voluto segnalare anche un altro problema.
Che se Vlahovic non c’è, con Milik out, la Juventus non ha un degno sostituto. E questo ovviamente è un serio problema. Un messaggio per la società. Che sotto sotto, però, si starebbe già muovendo con un possibile e clamorosa mossa <<<