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Rassegna stampa
Non sarà certamente un inizio di giornata idilliaco per tutti i tifosi juventini, i quali hanno dovuto assistere alla clamorosa vittoria del Sassuolo all’Allianz Stadium nella gara di ieri.
Quella contro i neroverdi è stata la seconda sconfitta in casa dall’inizio della stagione e questo è un chiaro segnale di allarme per Massimiliano Allegri, il quale sarà costretto ai lavori forzati per rimettere in carreggiata una squadra che in questo momento sembra essere fuori da tutto.
Anche la prima pagina della versione odierna del Corriere dello Sport è dello stesso avviso e titola cosi: “Juve fuori dai giochi“. Andiamo a vedere quali sono tutte le principali notizie della mattinata.
Silenzio social
A fare ‘rumore’ è anche il totale silenzio di tutti i giocatori bianconeri sui propri profili social, generalmente usati al termine di ogni match.
Alla fine di ogni partita infatti, tutti i giocatori o quasi, riempiono le loro bacheche di post e storie, cosa che non è affatto accaduto dopo la sconfitta contro la squadra di Dionisi.
Nessun giocatore ha pubblicato alcun contenuto dopo i 90 minuti di ieri, a dimostrazione del fatto di quanto sia realmente tesa l’aria dalle parti della Continassa in queste ore.
Record negativo
Ad aggiungere ulteriore benzina sul fuoco c’è anche da registrare un ulteriore record negativo della Juventus.
Con quella di ieri infatti, i bianconeri riescono per la terza volta nella loro storia a perdere 3 gare nelle prime 10 giornate di campionato nell’era dei 3 punti.
Gli altri due precedenti sono di 4 sconfitte nel 2015/16 e di 3 k.o. nel 1995/96.
Joya ritrovata
Nel buio piu totale, l’unico lampo di luce si chiama Paulo Dybala.
Dopo la rete all’Inter infatti, l’attaccante argentino è stato protagonista di una prova sontuosa contro i neroverdi che, ha riportato alla luce il miglior Dybala, quello vero.
Avrebbe potuto anche trovare la ‘Joya’ della seconda rete consecutiva se non fosse stato per quel legno colpito a Consigli battuto. L’unica magra consolazione del popolo bianconero sta nell’aver ritrovato quel numero 10 che tanto mancava a questa squadra.
