Dopo l’ok al patteggiamento la Juve deve aspettare ancora. Sì perché non è finita qui. Se sul ‘fronte italiano’ i bianconeri possono dirsi più sollevati, su quello europeo le cose non stanno esattamente così. La società bianconera è infatti ancora sotto inchiesta per violazione del Fair play -dal 1° dicembre scorso- e le ipotesi sono diverse (dall’ammenda all’esclusione dalle competizioni europee). La decisione dipenderà dall’entità dello sforamento e il dolo eventuale.
Al discorso giuridico va aggiunta la questione politica della Superlega. A giugno niente sentenza della Corte Ue. Se i giudici non ce la faranno per luglio, se ne riparlerà da fine agosto in poi. Se la Corte confermasse il parere dell’Avvocato generale Rantos, tutti potrebbero organizzarsi una Superlega incompatibile con la Champions. In questo scenario – come si legge sulla Gazzetta dello Sport– l’Uefa non c’entrerebbe, bensì l’Ue. La strada più semplice per la Juve è rinnegare la Superlega. Al momento prevale la strada dell’intransigenza, nella presumibile speranza che i giudici Ue stravolgano il parere dell’Avvocato generale.