di Fabio Marzano
TORINO – Domenica sera allo stadio Olimpico la Juventus farà visita alla Lazio di Simone Inzaghi,
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squadra che lo scorso anno fece lo sgambetto ai ragazzi di Allegri espugnando Torino per 1-2. Quest’anno però le sensazioni sembrano essere differenti, a maggior ragione con la complicità della ridotta rosa a disposizione del tecnico laziale. Ad analizzare quello che sarà il match di Roma è stato l’ex centrocampista di Juve, Lazio e Chievo, Christian Manfredini, che ha cortesemente rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva alla nostra redazione.
Che tipo di partita ti aspetti e come la Lazio può fermare questa Juve?
” La Lazio è una squadra che può far male alla Juve anche se hanno elementi diversi. La Lazio l’anno scorso girava a 1000, i giocatori migliori giravano a 1000, quest’anno non è la stessa identica cosa dello scorso anno però credo che possa fare male ai bianconeri. Non penso che la Lazio rinuncerà al suo gioco, sicuramente cercherà di attendere la Juve per poi ripartire in contropiede, mi aspetto una gara del genere. La Juve è una squadra strana, è sicuramente la più forte nettamente a livello tecnico, hanno una rosa ampia però anche ad esempio nella gara contro il Chievo non ha dominato la partita, il Chievo è riuscito ad esprimere il suo gioco, ma alla fine la Juve vince. Ti fa anche giocare, ti fa anche esprimere poi alla fine quando decide di vincere la partita lo fa tranquillamente”.
Chi possono essere gli uomini decisivi da entrambe le parti?
” La Juve ne ha talmente tanti, faccio qualche nome giusto per citarne alcuni. Dico Ronaldo, anche se bisognerà vedere chi saranno gli interpreti di Allegri. Se gioca Douglas Costa potrebbe essere lui a fare la differenza, c’è Dybala, ci sono i difensori Bonucci e Chiellini. Però secondo me se gioca la deciderà Douglas Costa e ovviamente Ronaldo. Per la Lazio inevitabilmente Immobile. Io spero in Milinkovic perchè secondo me è un giocatore forte, quest’anno ha abbassato un pò le aspettative ma è un giocatore fortissimo”.
Secondo te Lotito doveva accettare l’offerta della Juve nella passata sessione di mercato o ha fatto bene a trattenerlo?
” Mha, questo dipende dalle varie gestioni delle società. De Laurentiis ad esempio, quando gli arriva un offerta irrinunciabile fa partire chiunque. Io la penso come lui, se ti offrono tanti milioni e puoi allestirci la squadra io lo lascerei partire. L’anno scorso le valutazioni erano molto alte e Lotito chiedeva troppo, voleva oltre i 100 milioni. Non so se qualcuno avrebbe mai tirato fuori quei soldi però sono tanti e l’offerta della Juve l’avrei accettata, lo avrei venduto. Sono soldi che puoi reinvestire su altri giocatori di buon livello”.
Per quale motivo non sei mai riuscito a debuttare con la Juventus?
” Erano momenti diversi, all’epoca non c’era ancora questa abitudine di fare esordire i ragazzi delle giovanili. Quando andai via, subentrò Lippi al posto di Trapattoni e da li le cose cambiarono. Quando c’eravamo noi, che forse avremmo anche meritato l’esordio, molti di noi, non c’era ancora questa abitudine. La Juve non aveva questa abitudine, quando arrivai io il settore giovanile lo stavano costruendo e prendevano molti ragazzi da fuori e io ero uno di quelli. Da li hanno costruito un bel settore giovanile, con delle categorie molto forti. Prima era molto molto difficile, al massimo facevamo qualche amichevole con la prima squadra. Però in partite ufficiali andai in panchina per due gare di fila”.
Dato che conosci molto bene il calcio spagnolo e in primis Diego Pablo Simeone, cosa deve temere la Juve dell’Atletico?
” Diego lo ricordo con affetto e con stima. Io ero un ragazzo e lui era già un giocatore affermato, ricordo un aneddoto di quando arrivai alla Lazio, che in campo era sempre una iena come lo si vede anche adesso, ma fuori dal campo era una persona squisita, tranquilla, pacata. Ma in campo si trasformava e non era quasi lui. Sicuramente l’Atletico non è più quello di 3-4 anni fa di quando arrivava in finale di Champions, ma è una squadra forte, tosta, che non ti dà tregua. Per batterla la Juve dovrà giocare bene e sbagliare poco. Dovrà essere la solida Juve di sempre, non può pensare che la può risolvere come e quando vuole. E’ una partita molto molto aperta e dò il 50 e 50 di possibilità. Non vedo favorita la Juve, naturalmente è piu forte come organico però una partita di Champions a questo livello è sempre un incognita. L’Atletico è una squadra forte”.
Vedendo le differenti tipologie di gioco, sarebbe stato meglio un Liverpool per la Juve?
” A quei livelli li non c’è più forte o meno forte. Anche il Real Madrid che ora sta attraversando un brutto periodo, in Champions sicuramente si trasformerà, deve recuperare tutti i giocatori migliori poi. L’Atletico ti aspetta, è rognoso, ripartono, si chiudono, coprono, è vero ha una tipologia differente ma il Liverpool ora è una dei top club a livello mondiale, è migliorato tantissimo rispetto allo scorso anno. E’ una squadra veramente forte”. Ringraziamo cortesemente Christian Manfredini per la sua disponibilità, intanto in casa Juve è pronto il prossimo colpo di mercato.>>> CONTINUA A LEGGERE