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TORINO – I Viking non ci stanno, e tornano a parlare tramite un comunicato ufficiale al quale hanno affidato i loro pensieri.
Questo il testo integrale: “Siamo all’assurdo !!!
Con questo comunicato vogliamo dire la nostra e fare chiarezza sugli ultimi episodi che ci vedono coinvolti.
Dopo la ridicola decisione della Questura di Torino di revocare il nulla osta per l’esposizione dello striscione VIKING e tutti i loghi, motivata da generici comportamenti non inclini al regolamento dello stadio… abbiamo deciso di attuare una forma di protesta assolutamente pacifica.
In occasione di Juve Inter del 5 febbraio, abbiamo lasciato una parte del nostro settore di appartenenza vuoto, privo di spettatori, in modo da avere un bell’ impatto visivo, specie in televisione… in modo da sensibilizzare tutti i tifosi in merito alla decisione della Questura… apriti cielo!!!
Probabilmente quel quadrato perfetto, che spiccava dietro la porta, ha dato fastidio a molti, Forze del Disordine e Juventus in primis.
Allora come colpirci duramente per punire questo nostro gesto intollerabile??
Semplice, fare passare una pacifica protesta in una espressione di violenza… e come ci sono riusciti ?
Riportiamo il virgolettato dei verbali che 5 ragazzi si sono visti recapitare a casa settimana scorsa, con tanto di diffida e firma per 5 anni, ma cosa avranno fatto di cosi’ terribile???
“…nel primo anello della curva sud, riservato alle tifoserie organizzate, faceva parte di un gruppo di tifosi, che sfruttando la natura e la forza intimidatrice del predetto sodalizio, delimitava il settore preposto con del nastro di colore marrone, stabilendo di fatto una zona cosiddetta di rispetto da non invadere, costringendo pertanto gli altri spettatori ad occupare dei posti differenti rispetto a quelli assegnati dal titolo di accesso, condotta potenzialmente pericolosa per il mantenimento dell’ ordine pubblico…
Individuava con precisione il soggetto, mente con ampi gesti, intimava ad altri spettatori, di uscire dalla zona cosiddetta di rispetto, pertanto venivano deferiti per il reato 110 e 610 cpp…”.
Ora, a parte che lasciare spazi vuoti nel proprio settore non è condotta che puo’ mettere in pericolo l’ordine pubblico, e ci teniamo a sottolineare che la nostra curva, il nostro settore, sono da sempre il posto piu’ sicuro dello Stadium, tanto è vero che è pieno di donne, bambini e famiglie.
Prima considerazione.
Nel provvedimento la Questura scrive “riservato alle tifoserie organizzate”, quindi è palese che quello spazio in curva è riservato a noi ed altri gruppi ultras, e quindi la domanda sorge spontanea, ma lo abbiamo preso sfruttando la natura e la forza intimidatrice del predetto sodalizio, o qualcuno ce lo ha riservato?
Risposta, ce lo hanno riservato, e fa parte di accordi, presi nel 2011, prima che aprisse lo Juventus Stadium, con la dirigenza della societa’ Juventus tramite il Sig. Patania Marco e D’ Angelo Alessandro.
Questi accordi prevedevano di riservare ai gruppi Ultras, tutta la parte bassa del primo anello sud, in modo da avere un filtro tra i tifosi ed il campo, che dista solo qualche metro dagli spalti.
Loro hanno liberamente scelto di avere a ridosso del campo i cosiddetti gruppi ULTRAS, che oltre a fare il tifo e sostenere la squadra da vicino, potevano controllare, bloccare e scoraggiare ogni gesto inopportuno e stupido, come lancio di oggetti in campo, sputi e colpi a calciatori avversari, cose che paradossalmente si sono verificate in Curva Nord ed Tribuna Est.
Seconda considerazione che riguarda i posti.
E’ pratica, da sempre, di non rispettare i posti in curva sud, infatti tutta la gente che ha il posto sui lati della curva, si ammassa sistematicamente nel centro per vedere meglio, proprio nel settore 120, che è quello dietro la porta e dietro lo striscione VIKING, quello riservato a noi, come predetto, dove vengono ospitati tranquillamente, anche se non ne avrebbero diritto.
Tutto questo in accordo con societa’ e Questura… fino ad oggi ci viene da dire.
I ragazzi in questione hanno semplicemente chiesto, ripetiamo per l’ennesima volta, gentilmente, anche spiegando con toni pacifici la motivazione della protesta, a tutti quelli che non avevano il tagliando o abbonamento nel settore 120, di non occupare un posto che non era il loro, e quindi di occupare il loro posto nel settore di diritto, che non era sicuramente il nostro.
Quindi nessuno ha costretto “pertanto gli altri spettatori ad occupare dei posti differenti rispetto a quelli assegnati dal titolo di accesso”, anzi abbiamo impedito loro che lo facessero, se proprio vogliamo essere pignoli, perché volevano occupare senza titolo e senza diritto dei posti che non erano i loro.
Terza considerazione riguardo le tecniche investigative della questura.
Le denunce per i fatti sopra citati, sono arrivate prima alla stampa, che ci ha ricamato un bel quadretto pieno di infondate violenze e minacce, in modo da sensibilizzare l’opinione pubblica, e quindi dare man forte alle tesi nei provvedimenti della questura contro di noi, e poi ai ragazzi, che hanno saputo prima dai giornali, poi dalle varie Questure, le conseguenze dei loro atti non violenti, ma fatti passare per tali da una incredibile macchina del fango targata Juventus, Questura di Torino e stampa.
Hanno preparato prima il terreno, per poi scatenare il loro vile attacco contro di noi, tanto è vero che non avendo nessuna denuncia in mano, nè per minacce, né per violenza o altro, subito da alcun spettatore, stanno chiamando ad uno ad uno in Questura i titolari dei posti lasciati liberi, con la speranza di trovare o incitare qualcuno a dire il falso, dicendo di avere subito minacce o altro per non occupare i loro posti !!!
Prima colpirli con un pretesto qualsiasi, poi trovare in tutti i modi delle false prove per avvalere il tutto, anche se noi eravamo rimasti ad uno stato di diritto, dove la giustizia prima cerca e trova le prove, poi eventualmente punisce.
Quarta considerazione dedicata alla stampa.
Potremmo scrivere milioni di righe contro un giornalismo fatto di finti scoop e notizie false ed infamanti, in tutti i campi della vita sociale delle persone, ma preferiamo stare nel nostro piccolo e umile orticello.
Riguardo la nostra situazione, tutto cio’ che è stato detto e scritto al di fuori di questo comunicato, è da ritenersi falso e tendenzioso.
Sfidiamo chiunque a dimostrare il contrario e invitiamo i giornalisti a scrivere solo il vero e non il falso che fa comodo al momento, per accaparrarsi le simpatie della societa’ o della Questura.
Chiudiamo ribadendo che il nostro silenzio e la nostra protesta, vanno avanti ad oltranza, SPONTANEAMENTE, fino a quando non ci verra’ ridato quello che ci è stato tolto, e soprattutto non saranno annullate le diffide ingiustamente date ai 5 ragazzi del gruppo.
Questo comunicato fara’ arrabbiare qualcuno, ma la verita’ è sopra ogni cosa.
Ci pieghiamo ma non ci spezziamo. VIKING JUVE CURVA SUD 1986″
Juvenews.eu
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