TORINO – Cristiano Ronaldo adesso è conosciuto in tutto il mondo, di lui si sa tutto; dopo i 678 gol realizzati in carriera però c’è chi ancora ricorda il primo: Tonito.
[fnc_embed]<iframe frameborder=”0″ width=”700″ height=”450″ allowfullscreen=”true” src=” https://www.dailymotion.com/embed/video/x722k5v?autoPlay=1&mute=1″ id=”tv” ></iframe>[/fnc_embed]
Lo spagnolo è un ex calciatore che ha condiviso lo spogliatoio con CR7 ed è stato per lui un vero amico ai tempi dello Sporting Lisbona: fu lui ad assere sostituito quando esordì con i grandi, lui che gli faceva da autista e lui che gli servì l’assist per il gol numero uno. Oggi Tonito è un allenatore di giovani in difficoltà a Tenerife e ieri ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport: “Ricordo quel 14 agosto 2002 molto bene: il mister decise di inserire questo giovane fenomeno al mio posto, gli dissi ‘suerte mostro’, perché lo era. Già in allenamento si vedeva che aveva quella scintilla negli occhi che lo avrebbe reso grande, iniziava a dribblare tutti i veterani e spesso gli consigliavo di calmarsi per evitare ‘vendette’. Da ragazzino era come adesso, cioè intelligente, forte, ambizioso, umile ma sicuro di sé. Ricordo ancora il mio assist di tacco per il suo primo gol, poi lui ne dribblò tre prima di segnare. Oggi è il migliore al mondo, come lui ne nasce una ogni 50 anni, o più; viene definito il Jordan del calcio, ma con quella testa a me ricorda più Rafa Nadal. Alla Juve rappresenta quel plus per arrivare alla Champions, con l’Atletico sarà una gara molto tattica tra due allenatori bravissimi, i bianconeri però hanno una panchina più lunga e poi… hanno il plus”.