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Una Vecchia Signora tradita per un diavolo. La Juventus ha dovuto vedere diversi suoi grandi campioni passare al Milan, con risultati alterni. Dagli anni ’70 in poi almeno un campione ogni decennio ha spostato la sua carriera a Milano, sponda rossonera, tradendo così i tifosi della Juve. Spesso però c’è stato proprio lo zampino della società bianconera in questi trasferimenti, anche se con il rischio di pentirsene amaramente: CONTINUA A LEGGERE
Tre scudetti in quattro anni, Fabio Capello era il perno della Juve che nella prima metà degli anni ’70 ha dominato in Italia. Dopo sei stagioni in bianconero però Don Fabio decide di andare a chiudere la carriera a Milano, dove riuscì a vincere una Coppa Italia nel 1977 e uno scudetto nel 1979 prima di chiudere la sua carriera nel 1980. >>>VAI AL PROSSIMO<<<
Quattro anni a Torino, 24 gol e un palmares ricchissimo in maglia Juve per Paolo Rossi. Due scudetti, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa europea e una Champions League per “Pablito” in bianconero, prima di trasferirsi nel 1985 al Milan. Doveva formare il trio Vi-Ro-Ha con Virdis e Hateley, ma la stagione in rossonero sotto Nils Liedholm fu pessima, con soli 2 gol in 20 presenze (doppietta al derby) prima di chiudere la carriera a Verona. >>>VAI AL PROSSIMO<<<
Controverso, forse nessuno come lui. Il periodo di Roberto Baggio alla Juve fu veramente strano, un’altalena continua tra odio e amore. L’arrivo dalla Fiorentina, la fede viola sempre manifestata e quel “no” di fronte a un rigore nel suo ritorno al Franchi potevano rovinare definitivamente il suo rapporto con la Juve. Le prestazioni strepitose del Divin Codino e i trofei (uno scudetto, una Coppa Italia e una Coppa Uefa) lo fecero entrare nei cuori dei tifosi bianconeri. Dopo 200 presenze e 115 gol Baggio viene mandato via per far spazio a Del Piero, tra la furia di tutto il popolo juventino, con Capello che lo accolse a braccia aperte al Milan nel 1995, dove vince subito lo scudetto da protagonista. >>>VAI AL PROSSIMO<<<
La rifondazione del 2001 coinvolge anche Pippo Inzaghi. Ottanta gol in quattro anni per SuperPippo con i bianconeri, con il top raggiunto nel suo primo anno (27 gol nel 1997). La voglia di cambiare e lasciar spazio alla nuova Juve (guidata da Nedved e Buffon) spinge la dirigenza juventina a mettere sul mercato diversi talenti, tra cui proprio Inzaghi, anche a causa del rapporto non idilliaco con Alex Del Piero. Pippo va a Milano e trova la sua isola felice, due Champions vinte da protagonista e la felicità in rossonero, con tanto rammarico per i tifosi della Juve. >>>VAI AL PROSSIMO<<<
Stesso ruolo di Inzaghi, risultati decisamente diversi. Dopo due scudetti e due supercoppe italiane con la Juve in altrettante stagioni, Alessandro Matri lascia spazio al duo Llorente-Tevez e va a Milano, sponda rossonera, per quasi 15 milioni di euro. Al Milan però Matri delude tantissimo, un solo gol in 19 giornate e da lì in poi un continuo girovagare in prestito, che nella stagione 2014-2015 lo riporta alla Juve, dove vince un altro scudetto e decide, con un suo gol, la finale di Coppa Italia dello Stadio Olimpico contro la Lazio.
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