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TORINO – In attesa di iniziare il ritiro, Miralem Pjanic si gode le sue vacanze e in questo giorni si è recato in Lussemburgo, nella città dove è cresciuto calcisticamente: Schifflange. Nell’arco della sua infanzia, il centrocampista ha girato molte nazioni: Bosnia, Lussemburgo, Francia e Italia, questo gli ha permesso di imparare tantissime lingue, attualmente ne parla correttamente sei diverse.
Pjanic all’età di due anni, a causa della guerra, insieme alla famiglia si trasferì in Lussemburgo dove il papà calciatore rinunciò al suo lavoro per iniziarne un altro in fabbrica in modo da poter sostenere le spese e non far mancare nulla alla famiglia. Proprio grazie al padre, ha ammesso Miralem, si è avvicinato al calcio facendolo diventare una vera ossessione; il suo migliore amico era il pallone, sempre sotto al braccio o al piede, giocava ogni qualvolta fosse possibile, anche di notte. In una vecchia intervista raccontò che una volta il padre lo scambiò per un ladro, mentre giocava in garage. All’età di 6 anni entrò nell’FC Schifflange 95, squadra di prima divisione lussemburghese, nella quale gioca per 7 anni prima di finire al Metz. La sua carriera poi è continuata con le maglie di Lione, Roma e Juventus.
Dopo 15 anni Pjanic ha deciso di ritornare lì, a fare autografi e foto con i bambini del luogo augurando loro di avere la sua stessa carriera. Al video postato su Instagram aggiunge: “E’ stato un piacere oggi passare un po di tempo con i bimbi della mia città d’infanzia! Su questo campo tutto ha iniziato, il mio sogno è iniziato in questo club a Schifflange! Grazie a tutti”.
ECCO IL POST:
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