Leali: "E' il momento della svolta, voglio convincere la Juventus delle mie qualità"

Leali: “E’ il momento della svolta, voglio convincere la Juventus delle mie qualità”

Le parole del portiere bianconero sul suo futuro

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TORINO – In una lunga intervista ai microfoni di Tuttosport, Nicola Leali, portiere ex Frosinone di proprietà della Juventus, ha parlato di sé, delle esperienze avute negli ultimi anni e del suo futuro. “Ho stimoli e motivazioni enormi. Sono maturato, sono stati anni di grande formazione: anche nelle difficoltà si impara molto. Quattro anni fa ero il ragazzino prodigio, il giovane che doveva fare esperienza: ne devo fare ancora molta, ma un po’ ne ho messo via. Da quella prima estate in bianconero ho accumulato 150 partite da professionista, tra Serie A e Serie B: credo che possa essere arrivato il momento di una vera svolta nella mia carriera. Perché la Juve mi ha mandato via in prestito? È una decisione della società. Diciamo che mi piacerebbe arrivare a qualcosa di più definito per il mio futuro. Vorrei convincere la Juventus delle mie qualità e della mia crescita, oppure andare in un’altra società. Anche all’estero, perché no? Ma avendo la possibilità di essere riscattato da questa, se dovessi riuscire a convincerla. Finora non ho mai avuto questa occasione. Mi piacerebbe misurarmi con un progetto più importante. Mi sento pronto a fare un salto di qualità. Paura di fare panchina alla Juve con Buffon? No, paura mai. E poi Buffon è una leggenda, un monumento del calcio. Allenarmi con lui è stato un sogno quattro anni fa”.

Poi sui segreti rubati a Buffon e su i giocatori che vuole conoscere in ritiro con la Juventus quest’anno. “La sua ‘presenza’ in campo: si percepisce subito, a pelle. La sua capacità di concentrarsi in qualsiasi momento e condizione. Il suo essere leader in modo positivo e naturale. Su tutti e tre questi elementi ho cercato di lavorare negli ultimi anni. Dal punto di vista tecnico, è impressionante il suo piazzamento: non ce l’ha nessuno come lui. E poi la sua capacità di prendere decisioni: non ne sbaglia mai una. Chi vorrei conoscere? Dani Alves. Non l’ho mai affrontato ed è un mito. E’ un calciatore mondiale. Lo Stadium? È il più bello e il più moderno che ci sia in Italia. E’ un’emozione particolare entrare in campo e giocare in quell’atmosfera così calda e con i tifosi così vicini: ti tira fuori sempre qualcosa in più. E sto parlando da avversario, figuriamoci se entri con la maglia della Juventus. Il pareggio con il Frosinone nell’ultima stagione credo che rimarrà un ricordo indelebile per me. Una vera impresa sportiva”.

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