[fncvideo id=167569]
TORINO – Mentre Paulo Dybala sta chiacchierando di Juventus con i giornalisti, passa Gonzalo Higuain: il Pipita fa due passi, gli pare di sentire il suo nome pronunciato dall’amico, si gira, lo guarda truce e gli grida: «Parla bene, eh!». Dybala -in un’intervista concessa a Tuttosport – ricambia con una risata che contagia il connazionale, poi scuote la testa sorridendo. L’amicizia tra i due era solida anche prima che il colpo di mercato più costosa della storia juventina li avvicinasse, adesso può contribuire a trasformare Dybala e Higuain in una coppia d’attacco ancora più spaventosamente unita in campo con l’effetto del “fuori”.[…]
> Buongiorno Dybala, quanto si diverte a giocare con uno come Dani Alves? A Londra sembravate compagni da una vita…
«Beh, uno come Dani solo vederlo giocare è divertente. L’ho sempre seguito nel Barcellona è godevo per le sue giocate. Adesso averlo di fianco è fantastico. E’ davvero straordinario tecnicamente e ha alzato il livello di questa squadra. Lui e gli altri che sono arrivati, perché mica c’è solo lui: anche Pjanic…».
> L’impressione, guardandovi in campo, è quella di una squadra gioiosa nel giocare la palla. E’ davvero così?
«Quando giochi con gente come Dani Alves o Pjanic, per citare due fra i nuovi, i passaggi li trovi in modo più facile. Certo, domenica abbiamo giocato contro una squadra inglese e loro ti lasciano sempre degli spazi più ampi, però è sempre una goduria riuscire a tenere la palla al piede, farla girare con armonia e non dovere forzare mai la giocata. Vedremo cosa riusciremo a fare contro le difese più chiuse del campionato italiano, che restano sempre le più difficili da scardinare. Ma, certo, ci divertiamo in campo e speriamo di divertire molto anche il pubblico, che poi è la cosa più importante».
> La stagione era finita con i gol di Dybala e ricomincia con i gol di Dybala.
«E’ sempre bello fare gol, soprattutto se aiuta la squadra a vincere. E io cerco sempre di dare tutto per la vittoria della squadra e dare il massimo del contributo. Credo che contro il West Ham sia stata una buona partita, giocata bene e con il giusto spirito».
> E avete vinto…
«Beh, quello è una questione di mentalità. Questa squadra non scende mai in campo senza il pensiero di vincere la partita. Non importa se una partita di Champions o un’amichevole. Noi giochiamo solo per vincere e questo tipo di mentalità lo devi allenare anche in amichevole».
> Cosa credi che la Juventus di quest’anno abbia in più rispetto a quella dell’anno scorso?
«Credo che si sia rinforzata con giocatori fortissimi e tecnicamente molto dotati. E questo per noi rappresenterà un’arma in più, da aggiungere alle altre. Potremo giocare meglio e sfruttare la tecnica anche per sbloccare le partite più difficili».
> Cosa hai pensato quando ti hanno detto che Higuain stava arrivando alla Juventus?
«La prima cosa che ho fatto è stata mandargli un messaggio dal telefono».
> Cosa gli ha scritto?
«E’ vero che stai arrivando alla Juventus?».
> E lui ha risposto?
«Certo. Ha scritto che c’era una trattativa in corso e che lui voleva a tutti i costi venire qui alla Juventus. Ovviamente mi ha fatto un immenso piacere».
> Che tipo di giocatore è?
«Mica vi devo presentare Higuain! Dai, è un bomber incredibile, ha stabilito il record storico di gol nel campionato italiano, è uno dei più forti del mondo… Lo aiuteremo a segnare e lui aiuterà noi. Soprattutto in campionato, perché in alcuni casi è sempre molto difficile fare gol e lui dovrebbe riuscirci».
> Molti critici e anche alcuni vostri colleghi dicono che in campionato non ci sarà storia e vincerete a mani basse: non c’è il rischio di avere troppa euforia?
«No. E io sono esattamente convinto del contrario: sarà un campionato difficile e lo sarà per tutti, noi compresi. Quanto alla troppa euforia non credo chepossa essere un problema per noi. Anche l’anno scorso c’era una pressione incredibile su di noi: se non avessimo vinto il quinto scudetto consecutivo tutti avrebbero parlato di fallimento. Forti o no, qui alla Juventus vincere è l’unica cosa che conta. Non è un modo di dire, ma la realtà».
> Ha voglia di mettersi sulle spalle la maglia numero dieci che si libera?
«Aspettiamo che si liberi. Per il momento non è ufficialee io la considero ancora di Paul…».
> A proposito di grandi giocatori: tra lei, Higuain e gli altri vi siete già messi d’accordo per chi batte i rigori?
«Ho detto a Higuain che il primo è il mio. Poi deciderà Landucci (il vice di Allegri, ndr)»
> Sarà più dura scegliere l’uomo per calciare le punizioni dal limite. (ride e annuisce)
«Diciamo che adesso è tutto più bello e il club del giovedì si è molto allargato».
> Il club del giovedì?
«Quelli che si fermano a Vinovo dopo l’allenamento per allenarsi a calciate le punizioni. Di solito avviene il giovedì o il venerdì. Adesso ci sono Pjanic, Dani Alves, Pereyra, Higuain… poi si aggiungeranno anche quelli dell’anno scorso, come Bonucci, per esempio. Ci divertiremo e in campo decideremo sul momento, anche a seconda della posizione da cui bisogna tirare, abbiamo specialisti sia da destra che da sinistra».
> La Juventus di quest’anno è una squadra più europea?
«E’ una squadra che è migliorata moltissimo sotto il profilo tecnico e che sta svolgendo un grande lavoro atletico. Io non distinguerei tra Europa e Italia… Se non altro perché il campionato italiano resta difficilissimo con quelle difese che si chiudono…». Intanto il mercato entra nel vivo >>> CONTINUA A LEGGERE
Chi vincerà la prossima Serie A? Il presidente dell'Inter Beppe Marotta ha lanciato una frecciatina…
La Juventus vuole rendere la propria formazione sempre più forte. Le ultime indiscrezioni parlano estremamente…
Chi scenderà in campo oggi? Andiamo alla scoperta dei bianconeri impegnati in nazionale in questo…
Andiamo alla scoperta delle prestazioni dei giocatori della Juve in nazionale: le partite di Vlahovic…
La Juve è alla ricerca di rinforzi per la difesa: tutti i nomi nella lista…
La Juve si prepara ad affrontare un tour de force da qui alla fine dell'anno…