Di Stefania Palminteri
TORINO – Curiosa intervista di Bonucci con Coca-Cola. Il difensore bianconero e della nazionale ha raccontato il suo modo passionale di vivere il calcio, dentro e fuori dal campo: “In tutte le cose che faccio, mi piace partecipare anima e corpo, gettarmi con tutto me stesso in qualsiasi esperienza (…) Sono un tifoso acceso e colorito, che ha sempre avuto la Juve nel cuore”.
Gli viene poi chiesto del suo carisma, considerato pari a quello del capitano della Juventus e della Nazionale Buffon: “Gigi è il nostro capitano e tale rimane”, sottolinea. “Io sono semplicemente un calciatore che pensa sempre e comunque al bene della squadra. Compreso protestare con vigore, ma sempre con educazione, nei confronti delle situazioni di gioco che si creano”.
Circa la sua esultanza, ossia il gesto di sciacquarsi la bocca, che potrebbe essere frainteso per un atteggiamento di superiorità, spiega: “E’ un’interpretazione completamente sbagliata (...) Quel gesto è nato per sfottò con quattro dei miei migliori amici. Quasi una sfida nei loro confronti. Se avessi fatto alla mia prima stagione almeno cinque gol in bianconero esultando così, loro si sarebbero rasati i capelli. Cinque gol non li ho segnati, ma l’esultanza è andata avanti”.
Infine, rispetto alla sua aggressività in campo e alla possibilità di farsi nemici tra i colleghi, racconta: “Sembrerà incredibile, ma davvero non mi sono mai trovato a dover seppellire l’ascia di guerra con nessuno. Siamo tutti professionisti e con molti dei miei avversari c’è uno stretto rapporto di amicizia che va ben oltre il rettangolo verde. Poi, com’è giusto che sia, nei 90 minuti ognuno pensa al bene del club in cui milita. In campo, quando si gioca nel club si pensa solo ed esclusivamente ai propri colori ed esattamente con lo stesso principio, quando s’indossa la maglia della Nazionale si suda e si lotta l’uno al fianco dell’altro per il bene dei colori azzurri”.
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