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TORINO – Dal 2010 al 2012 alla Juventus, una prima stagione importantissima, una seconda invece passata per lo più in panchina. Milos Krasic era arrivato a Torino tra l’entusiasmo dei tifosi, ma poi qualcosa nella sua esperienza bianconera andò storto. Sarebbe dovuto essere il vice-Nedved, è stato invece solamente una meteora passata per Vinovo. Intervistato da calciomercato.com, il centrocampista si è raccontato, parlando anche del suo passato bianconero.
Partiamo dall’attualità, dove giochi adesso?
“Sono tesserato in una piccola squadra in Polonia, il Lechia Danzica. Dovevo scegliere se tornare in Patria o accettare questa proposta. Devo dire di essere contento di aver intrapreso l’avventura polacca perché mi trovo davvero bene: nella passata annata ho giocato più di venti partite realizzando 4 reti e 5 assist. Sono soddisfatto e voglio continuare così”.
Torniamo al passato, che ricordi hai della tua esperienza alla Juventus?
“Nella prima stagione ho giocato bene, poi è arrivato con Conte, ha cambiato modulo di gioco passando alla difesa a tre e per me era stato impossibile migliorare, dal momento che non scendevo mai in campo, ed è proprio per questo motivo quindi che poi sono stato ceduto in Turchia al Fenerbahçe”.
Diciamo quindi che con Conte non vi siete capiti, ma non ti rattrista il fatto di essere andato via proprio quando la Juve ha iniziato il suo ciclo di vittorie?
“Sì, dai, diciamo così. Poi certo, guardando ora quello che è successo certo che mi dispiace essere andato via da Torino. La Juve ha iniziato a stravincere, dopo aver costruito una squadra Top che poco dopo è arrivata pure in finale di Champions. Ma allora non giocavo, quindi non ero contento, ed è per questo che me ne sono andato”.
E la Juventus attuale può vincere la Champions League?
“Penso proprio di sì. Allegri è un grande allenatore, mi piaceva dai tempi del Milan, e poi sono stati acquistati grandi giocatori, su tutti Higuain. Io seguo sempre con piacere le gesta dei bianconeri e sono quindi felice nell’affermare che davvero possano trionfare in Europa”.
Chi sono i talenti serbi da tenere d’occhio?
“Andrija Živković del Benfica e Marko Grujic del Liverpool (che prima di firmare per il team inglese era stato ad un passo dall’Inter, NDR)”.
Concludo con una domanda su un tuo connazionale, che non è più un giocatore ma allena ormai da anni, cioè Sinisa Mihajlovic: come lo vedi al
Torino?
“Sono convinto che farà bene. E’ un mister preparato e al Milan ha avuto troppo poco tempo per poter lavorare. Ma con i granata sarà diverso e dimostrerà le sue capacità, magari anche con l’aiuto in campo quando si riprenderà dall’infortunio di un altro nostro connazionale, Adem Ljajić”.