la Juventus
La lettera di uno juventino di Napoli a Maradona: “Grazie per quel gol contro la mia Juve”
TORINO – Mercoledì se ne è andato Diego Armando Maradona, il più grande calciatore di tutti i tempi. Questo tragico evento, sta tuttavia creando qualcosa di incredibile in tutto il mondo del calcio: infatti, sta unendo tutti gli appassionati del mondo, anche quelli di tifoserie rivali. Lo abbiamo visto in Argentina, con un tifoso del River Plate ed uno del Boca Juniors che si abbracciano; anche in Italia, però, stiamo assistendo a questo evento incredibile. Infatti, a Napoli, un tifoso della Juventus, nato e cresciuto nel capoluogo campano, ha scritto una lettera a Maradona e l’ha affissa sulla rete dello stadio San Paolo, che a breve sarà intitolato proprio al Pibe de Oro. In queste righe, ha voluto ringraziare ed omaggiare il più grande giocatore di tutti i tempi, che ha rappresentato non solo una squadra, ma una città intera.
Caro Diego Armando Maradona.
Mi chiamo Edoardo, 59 anni, napoletano, orgoglioso di esserlo, strenuamente difensore della mia città. Dalla mia adolescenza ad oggi, ho sempre tifato, nell’ambito calcistico, Juventus. Se oggi sono qui è perché ritengo giusto omaggiare il più grande uomo di sport ma anche un grande essere umano! Sì, perché al di là del calcio sei stato una grande persona dotata di una grande generosità soprattutto verso i più deboli del sud del mondo. Tante sono le parole, gli aggettivi e le dimostrazioni di affetto con cui oggi tutto il mondo vuole ricordarti, ma soprattutto mai dimenticarti! Personalmente, caro Diego Armando Maradona, hai dimostrato al di là di essere stato il più grande calciatore che il mondo abbia mai visto e che mai più vedrà sul pianeta terra, di essere stato anche un uomo sensibile e altruista. Il tutto sempre con grande umiltà grazie al non aver mai dimenticato le proprie radici ed origini. Hai poi pagato sempre sulla tua pelle, senza far del male ad alcuno, i tuoi eventuali errori umani. Ma chi di noi ne è escluso?
In questo mi ricordi tanto il tuo caro amico-maestro Franco Califano, anche lui originario del napoletano. Come lui ci lasci un immenso tesoro artistico! Sì, perché ora preché da predestinato ci lasci la tua arte! Ed in più la gioia che ci hai trasmesso nel calciare un pallone. E poi vorrei ringraziarti anche per aver incarnato un po’ i sogni di tanti di noi semmai aspiravano a diventare un po’ dei bravi calciatori… Infine un’ultima cosa: Grazie per aver fatto godere la mia città con quel gran gol sotto la pioggia in quel pomeriggio alla ‘mia Juve’! Ti abbraccio come un fratello. Non ti dimenticherò mai! Edoardo“.