TORINO – All’Allianz Stadium la Juventus festeggia 120 anni di storia, la maglia celebrativa senza nomi e sponsor, il pubblico delle grandi occasioni che aspetta la goleada. Il Benevento però ci mette poco a rovinare la festa: un errore difensivo dei bianconeri regala una punizione al sinistro di Ciciretti, che al 19′ non fa muovere Szczesny e la piazza nell’angolino basso.
La parte rimanente del primo tempo è un assedio totale della Juve al bunker dei sanniti, che forti del vantaggio si arroccano dentro l’area di rigore. Ci provano tutti a scardinare la difesa dei giallorossi, con una serie di punizioni quasi comica. Tutti calci piazzati in posizioni simili, sulle quali si alternano Dybala, Douglas Costa e Higuain, senza però riuscire a trovare il colpo vincente. All’intervallo la Juventus è sotto di un gol contro la squadra che rischia di batere il record europeo di sconfitte consecutive: gli errori si pagano contro chiunque.
I bianconeri riprendono la gara con meno foga e più pazienza, che viene ripagata al 57′, quando una palla sporca (nel mucchio del Benevento trovare qualcosa di pulito non era semplice) colpisce Matuidi, che riesce a indirizzarla verso Higuain per il pareggio.
Il pareggio è ancora un risultato più che accettabile per il Benevento, e si vede, la tattica di De Zerbi non cambia e la barricata non si abbassa. Dieci minuti dopo Alex Sandro sventaglia dalla sinistra e trova lontanissima la teta di Cuadrado, che schiaccia a terra e buca Brignoli. Completata la rimonta della Juventus, il Benevento è costretto a distendersi, riuscendo anche a dare qualche pensiero alla retroguardia bianconera, sempre troppo vulnerabile alle giocate tra le linee.
Pensare che una partita sia già chiusa prima di cominciare non è mai saggio, lo è ancora meno non chiuderla quando ancora non è finita. Per festeggiare i 120 anni si poteva sicuramente fare meglio, ma 3 punti sono 3 punti, e anche questa è la storia della Juventus.