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Una Juve altalenante che non convince
La Repubblica dedica un’attenta analisi alla Juve Under 23, con dei numeri che ancora non convincono: “Lasciamo perdere le quattro sconfitte in nove partite e il fatto che ci troviamo di fronte alla quinta peggior difesa del campionato. Per una volta la vittoria non è cosa che conti nemmeno in casa Juve, dove al celebre motto della casata – abbiamo appreso – sono tenuti a uniformarsi pure i bimbi dell’Under 8. Il punto stavolta è chiedersi quale compito stia assolvendo la Juventus Under 23 in serie C. La premessa è nota. Nella smania di mostrare una svolta dopo i Mondiali falliti, la federcalcio ha partorito la Grande Riforma delle squadre B a imitazione della Spagna. Così – ci siamo sentiti ripetere – i giovani italiani avrebbero avuto un posto in cui giocare e crescere. Peccato che alla sua Grande Riforma non abbia creduto neppure lo stesso calcio italiano. Nella formazione titolare battuta due giorni fa a Lucca, c’erano 4 stranieri (lo svedese Andersson, il tedesco Touré, il cipriota Kastanos, il brasiliano Pereira) e due fuoriquota, il 24enne Emmanuello e il difensore Del Prete, anni 32: sei giocatori su undici di cui un’ipotetica Nazionale non saprebbe cosa farsene. In rosa compaiono pure l’inglese Mavididi, l’uruguayano Wibmer e lo svizzero Kameraj. I giocatori d’interesse della Nazionale restano due o tre, sono nel giro della Under 20 azzurra. Tutto qui. Allora delle due l’una: o non abbiamo capito lo scopo della Grande Riforma o la Juve la sta interpretando secondo una visione sua. Ma è altrettanto legittimo domandarsi se la Juventus U23, in serie C con uno specifico mandato federale, sia tenuta a comportarsi come qualcosa di nuovo e di diverso, o possa sentirsi una squadra uguale alle altre”. Intanto le voci di mercato parlano di un addio di Alex Sandro, ma Paratici ha già pensato ai possibili sostituti…>>>CONTINUA A LEGGERE