TORINO – Domani sera per l’andata dei quarti di Champions League è in programma ad Amsterdam la super sfida tra Juve ed Ajax, alla Johan Cruijff Arena.
[fnc_embed]<iframe frameborder=”0″ width=”700″ height=”450″ allowfullscreen=”true” src=”https://www.dailymotion.com/embed/video/x72a1wy?autoPlay=1&mute=1″ id=”tv”> </iframe>[/fnc_embed]
Un nome altisonante quello che i lancieri hanno voluto dare al proprio stadio, in memoria di un calciatore che ha fatto la storia non solo del club, ma del calcio in generale. Oggi la Gazzetta dello Sport ha intervistato il figlio Jordi, attuale allenatore in Cina, per presentare la sfida: “Sarà una gara meravigliosa, l’Ajax di oggi piacerebbe molto a papà: è giovane, spregiudicata e che gioca all’attacco, la Juve la conosciamo tutti, ha grande esperienza e sopratutto Cristiano Ronaldo. I bianconeri non sono più quelli stereotipati da un calcio italiano difensivo ed d’attesa, lì trovi il gioco, trovi il calcio; da anni si sono evoluti e sono diventati bravi anche nel costruire dal basso, Buffon ne è la prova: negli ultimi anni ha giocato tantissimo con i piedi. Ronaldo? Un immortale, lui insieme a Messi, senza bisogno di dire chi sia più forte, saranno ricordati per sempre, sono nomi come quello di papà che non saranno mai banali. Cristianinho? Io sono cresciuto con tutti che mi volevano come mio padre, io però ho imparato ad ignorarli e a decidere da solo il mio futuro, spero che lui faccia lo stesso. Pensare di fare la stessa straordinaria carriera del padre potrebbe costare caro, la pressione è tanta, spero troverà la sua strada”.