Il ricordo della Juve: "Gaetano Scirea, modello per tutti noi"

Il ricordo della Juve: “Gaetano Scirea, modello per tutti noi”

Gaetano Scirea
Il 25 maggio del 1953 nasceva a Cernusco sul Naviglio un fuoriclasse inarrivabile, che ha incarnato i più alti ideali di signorilità del mondo del calcio

TORINO – Tramite il proprio sito ufficiale la Juventus ha voluto ricordare Gaetano Scirea, che oggi avrebbe compiuto 63 anni: “Oggi Gaetano Scirea avrebbe compiuto 63 anni. Non è più con noi da quel maledetto settembre del 1989, quando ci lasciò all’improvviso mentre era in Polonia per la sua Juventus.

Ai più giovani, in questi anni, è mancato come esempio e come maestro, visto che questa era la strada che stava percorrendo. Chi ha avuto l’onore di conoscerlo, ne conserva amorosamente il ricordo.

Già perché quando si pensa al concetto di nobiltà d’animo, non solo nel mondo del calcio, la mente non può che non andare a lui, quasi in maniera automatica.

“Sapeva ridere, “Gai”, sapeva fare gruppo, sapeva assaporare la gioia delle piccole cose. È stato sempre vicino ai propri cari ed ai propri compagni, facendo loro da punto di riferimento.  «Era il mio fuoriclasse, in tutto», le parole significative del Presidente Boniperti, seguite in questo video da quelle di Zoff, che ricorda come Gaetano fosse «di una serenità e di uno stile straordinario, sia in campo che fuori».

«Lo trovavi sempre, era difficile non trovarlo. Era un punto di riferimento», ha raccontato il compagno di squadra Furino, parlando sì del gioco, ma anche della sua caratura morale.

Sempre leale, anche da avversario, Scirea ha incarnato alla perfezione la figura del vero libero moderno. Se facilità e visione di gioco gli permettevano di non eccedere mai nell’agonismo, la generosità con la quale si proponeva in avanti – ed in aiuto ai compagni – altro non erano che manifestazioni calcistiche del suo altruismo.

La classe cristallina, l’eleganza e la gentilezza, di Gaetano Scirea, sono stati e saranno per sempre il più bel manifesto di questo sport. Serietà e signorilità sono i valori che hanno meglio incarnato lo stile bianconero, e che continuano a guidare l’operato del club che più ha amato, e che più lo ha amato, anche a ventisette anni dalla sua tragica scomparsa.”

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