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TORINO – Partita senza i favori del pronostico, anche dopo il 2 a 0 con il Belgio, nulla avrebbe fatto pensare che l’Italia sarebbe arrivata ai quarti di finale battendo proprio la Spagna. Una squadra contro cui, all’ultimo europeo, gli azzurri erano colati a picco per 4 a 0 ipnotizzati dal giropalla delle Furie Rosse e senza mai dare segni di reazione alcuna. Ieri, invece, i pronostici sono stati ribaltati: Conte è riuscito a far esplodere quella rabbia, quella voglia di rivincita che per anni era rimasta sopita sotto la maglia azzurra. Bonucci ha commentato la vittoria sulla Spagna sottolineando l’aggressività, la volontà e la determinazione con cui la squadra ha approcciato alla partita. L’incarnazione di questo spirito, oltre al cittì (che purtroppo lascerà al termine di Euro2016), non poteva che essere Giorgio Chiellini. Il difensore bianconero è stato determinante nella partita di ieri, non solo per aver sbloccato il risultato portando l’Italia in vantaggio, ma anche per la sua maiuscola prestazione dal punto di vista difensivo. Come si può vedere dalle statistiche riportate sotto da FourFourTwo, il trentunenne ha effettuato un tackle, intercettato tre volte il pallone, liberato l’area di rigore in due occasioni, bloccato in un caso il tiro avversario e vinto due dei tre duelli aerei in cui è stato coinvolto. Tutto ciò senza mai tirarse indietro la gamaba e, soprattutto, commettendo zero falli nell’arco dell’intera partita (un’ammonizione gli sarebbe costata la squalifica).
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Da giocatore chiave per la nazionale a giocatore chiave per il suo club, Chiellini continua a rivelarsi fondamentale. Certo, in termini di costruzione di gioco e senso della posizione non è paragonabile rispettivamente a Bonucci e Barzagli, suoi compagni di reparto alla Juve e in nazionale, ma in casa della Vecchia Signora la divisione dei compiti è netta e capillare. Lo stesso Chiellini ha spiegato il suo ruolo nella BBC in una recente intervista con Paolo Bandini del Guardian: “[di noi tre] Io sono il quello aggressivo, attacco alto gli avversari, sono bravo nei duelli più fisici e negli 1 contro 1. Leo è il nostro regista difensivo, ci aiuta a far ripartire l’azione (…), mentre Andrea [Barzagli] è il nostro professore. Si trova sempre nel posto giusto, al momento giusto”. Insomma, almeno per ora, le difese della nazionale e della Juventus sono in buone mani… Con Chiellini a mordere le caviglie degli avversari.
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