TORINO – La prima fase ad eliminazione diretta dell’Europa ha messo in evidenza un aspetto, c’è una totale mancanza di rispetto verso l’Italia. Sono evidenti i torti subiti dalle italiane in Europa, che sia Champions League o Europa League, praticamente tutte le rappresentanti dell’Italia hanno da recriminare dopo i primi 90 minuti d’Europa. Dalle romane al Napoli, passando per gli episodi nettissimi di ieri sera dello Juventus Stadium, le italiane e, in ottica ranking UEFA, tutta l’Italia hanno diversi motivi per lamentarsi dell’operato degli arbitri in Europa. Il messaggio è chiaramente rivolto a Pierluigi Collina, designatore arbitrale della UEFA che dovrà assolutamente rivedere le sue decisioni visti gli evidenti torti subiti dall’Italia
CHAMPIONS LEAGUE – I primi episodi si verificano allo Stadio Olimpico, quando l’arbitro ceco Kralovec condiziona pesantemente la sfida tra Roma e Real Madrid. Sullo 0-0 infatti c’è un episodio piuttosto dubbio per un contatto tra El Shaarawy e Keylor Navas dove l’arbitro ha lasciato correre. La situazione che però ha fatto arrabbiare la Roma avviene a 10 minuti dal termine, sul punteggio di 0-1 per le Merengues, quando Carvajal atterra platealmente Florenzi, un rigore netto che avrebbe permesso alla Roma di pareggiare e tenere aperto il discorso qualificazione, chiuso dal raddoppio di Jesé pochi minuti dopo. La Juve ha da recriminare ancor di più, visto che entrambi i gol subiti sono decisamente irregolari. Il fuorigioco di Lewandovski sul gol di Thomas Muller è piuttosto solare e difficile da non vedere, un guardialinee all’altezza non può permettersi un errore del genere. Così come sul raddoppio di Robben, l’azione è viziata da un fallo evidente di Lewandovski su Bonucci che Atkinson inspiegabilmente non fischia, proprio come fatto nel primo tempo sul netto fallo di mano di Vidal sul cross di Pogba, con i campioni d’Italia e il francese su tutti che hanno protestato animatamente.
EUROPA LEAGUE – Non che nel giovedì di Europa League si sia visto tanto di meglio, anche qui le due squadre impegnate in trasferta hanno di che lamentarsi. A cominciare dal Napoli di Sarri, caduto in Spagna contro il Villarreal per una perla di Denis Suarez su punizione, a cui manca però un calcio di rigore. Sul punteggio di 0-0 infatti c’è un evidente fallo di mano di Bruno Soriano su cross di Callejon, un penalty che avrebbe dato al Napoli il gol del vantaggio al Madrigal a pochi minuti dalla fine. Così come ha da lamentarsi la Lazio di Stefano Pioli, sia per la gestione dei cartellini di Michael Oliver (andava espulso Donk del Galatasaray), ma soprattutto per un episodio piuttosto evidente nell’area di rigore turca. Anche qui infatti manca un rigore netto per una spinta di Muslera su Matri a metà del primo tempo, sul punteggio di 1-1, che avrebbe dato alla Lazio la possibilità di segnare un altro gol in trasferta, indirizzando così il discorso qualificazione già dopo i primi 90 minuti. Insomma, un’andata non da ricordare per i fischietti internazionali, con la speranza che nelle partite di ritorno non ci sia tutta questa disparità. Per il bene delle italiane, per il bene del ranking e soprattutto per il bene dell’Italia del calcio.
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