ESCLUSIVA - Furino: "Il blocco Juve va preso come esempio. Conte bravo a sfruttare le qualità morali dei suoi"

ESCLUSIVA – Furino: “Il blocco Juve va preso come esempio. Conte bravo a sfruttare le qualità morali dei suoi”

Le parole dell'ex giocatore bianconero sulla Nazionale e sulla Juventus

Di Stefania Palminteri

TORINO – In esclusiva ai microfoni di Juvenews.eu, è intervenuto l’ex centrocampista e bandiera della Juventus negli anni 70/80, Giuseppe Furino. Con lui abbiamo avuto modo di affrontare vari temi legati alla Nazionale ma anche e soprattutto ai bianconeri. Soddisfatto per la vittoria degli azzurri contro la Spagna, Furino ha parlato così del blocco Juventus, esaltato da tutta la stampa e i tifosi per le prestazioni offerte fino ad ora. “Buffon, Bonucci, Barzagli, Chiellini? Loro quattro sicuramente sono le colonne portanti della Nazionale e della Juventus. Fanno reparto, squadra, gruppo, sono da esempio per gli altri come comportamenti, sono giocatori coinvolgenti”. Ha commentato l’ex centrocampista bianconero, che poi spende parole di elogio anche per Conte. “Chi va in campo deve sempre avere dei comportamenti adeguati alle necessità. Per una partita di calcio bisogna innanzitutto essere efficienti fisicamente, e poi bisogna avere qualità tecniche. Ma non è finita lì, bisogna avere anche importanti qualità morali, ma non tutti danno importanza a quest’ultime. Conte è uno di quelli che lo fa. La determinazione, il sacrificio, la lotta sono importanti. A volte può succedere che se non hai una squadra dotata di grandi qualità tecniche, quelle doti morali se ben utilizzate ti permettono di superare qualsiasi ostacolo, come successo ieri”.

Quando gli chiediamo poi di dare un giudizio su Dani Alves e Pjanic, Furino non si sbilancia, ma ha solo parole positive per la dirigenza bianconera. “Non giudico gli acquisti della Juventus in sé. Io giudico il lavoro che viene svolto durante l’anno, e bisogna riporre grande fiducia nei dirigenti della Juventus, che negli ultimi 5 anni hanno svolto al meglio il loro compito. La Juventus è tornata ad essere la prima società italiana e una delle prime in Europa. Cosa manca per essere i più forti anche in Europa? Forse un briciolo in più di autorevolezza internazionale. Ossia un riconoscimento che squadre come Barcellona e Real Madrid hanno, e che la Juventus dovrà conquistarsi. Ad esempio l’anno scorso, quel fallo nel secondo tempo su Pogba poteva essere rigore, e a parti invertite magari sarebbe stato assegnato”.

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