Di Stefania Palminteri e Lorenzo Beccarisi
TORINO – Massimo Bonini, ex centrocampista della Juventus degli anni ’80, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Juvenews.eu. Dall’arrivo di Dani Alves fino alle critiche ricevute da Pogba in Francia, sono stati molti i temi trattati dall’ex giocatore bianconero, a cominciare appunto dal neoacquisto della Juve: “Penso che sia un giocatore importantissimo perché ha giocato in squadre di grande livello come il Barcellona, ed anche se ha una certa età è stato protagonista di grandi partite e ha grande esperienza. Giocando con la difesa a tre sicuramente è in grado di fare tutta la fascia, molto bravo a crossare dal fondo e magari è meno bravo in fase difensiva, ma il blocco difensivo ha dimostrato di saper reggere il peso degli attacchi avversari. Sicuramente farà bene, è il giocatore ideale per questa Juve.”
ADDIO LICHTSTEINER – “Io penso che due giocatori per ruolo siano fondamentali se vuoi vincere la Champions, poi bisognerà vedere se Lichtsteiner accetterà il ruolo di riserva. Ovviamente queste sono scelte difficili, se fossi in lui non andrei via a meno che non abbia offerte da società molto importanti. La Juventus sta crescendo, ma se non ci sono alternative in tutti i ruoli è difficile puntare a certi obiettivi.”
CHAMPIONS – “Vincere la Champions deve essere sempre nei pensieri di una società come la Juve, ma si deve essere convinti di questo altrimenti non si riuscirà mai a portare a casa la Coppa. Ci vuole anche un pizzico di fortuna, sia nel girone che nelle partite a eliminazione diretta, dove devi avere a disposizione tutti i titolari al momento giusto. Dipende da tanti fattori, però come ha dimostrato l’Atletico Madrid che, pur non avendo fenomeni, se l’è giocata alla pari con club come PSG e Barcellona. Alla fine una buona organizzazione societaria e di gestione della rosa paga sempre, bisogna perciò comprare i giocatori giusti al posto giusto, cosa che la Juve sta facendo prendendo giocatori pronti per vincere la Champions, come Dani Alves che farà sentire la sua presenza nelle partite importanti”
SCUDETTO – “Le antagoniste ci sono sempre, non è mai facile vincere uno Scudetto. Per un giocatore è sempre importante vincere il campionato, mentre per la società deve essere l’obiettivo primario di ogni stagione. In Champions League non sempre vince la più forte, quindi la Juve deve cercare di arrivare in fondo e poi giocarsi le sue carte nelle fasi finali”
POGBA COME PLATINI? – “Pogba è ancora molto giovane, non può far altro che migliorare anche se in questo momento la sua carriera è caratterizzati da troppi momenti di alti e bassi e non ha un rendimento costante, elemento fondamentale per essere considerato un grande campione. Ci vuole del tempo, bisognerà aspettarlo ma sicuramente ha un potenziale incredibile, sa giocare a tutto campo e fa anche la fase difensiva. Platini era un regista, faceva girare tutta la squadra e in più faceva 20 gol a campionato, sapeva organizzare il gioco ed essere determinante negli ultimi metri, specialmente su calcio piazzato. Le critiche a Pogba? Non penso che a 23 anni si possa già giudicare un calciatore, questo va fatto nel suo pieno della maturità, ovvero tra 3-4 anni potremo dire se è un giocatore ai livelli di mostri sacri come Platini o Maradona. Si tratta di calciatori che sono rimasti al top per più di 10 anni, anche se mi sembra che Pogba sia andato in confusione per le continue voci di mercato che non lo fanno stare tranquillo. In queste condizioni è difficile essere concentrati e dare il massimo, non è facile gestire le pressioni esterne quindi per giocare ai suoi livelli è fondamentale essere sereni. Un grande campione deve essere in grado di fare anche questo”
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