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Dalle sfide scudetto alla “condanna” in B: le vittorie più belle sulla Roma

JUVE-ROMA

L’ennesimo Juventus-Roma decisivo. Ormai è diventato un’abitudine, come negli anni ottanta, sono Juve e Roma le squadre più importanti di questi ultimi anni. Spesso controverse, le sfide tra bianconeri e giallorossi hanno sempre avuto grande fascino e molta tensione. A tre giorni dal big match dello Juventus Stadium andiamo a rivivere quelle vittorie che hanno fatto sorridere i tifosi bianconeri: CONTINUA A LEGGERE

GOAL? SI, ANZI NO…

Parlavamo di vittorie e apriamo con un pareggio. Abbiamo cambiato idea? Assolutamente no, perché uno 0-0 può anche significare scudetto. Successe questo al Comunale di Torino nel 1981, quando la Roma di Dino Viola pressava la Juve capolista dell’Avvocato Agnelli. Partita brutta, tesa e povera di emozioni, in una Torino piovosa. Juve e Roma separate da un solo punto con tre giornate rimaste, la tavola è apparecchiata per il thriller. E così fu. Perché al 75esimo il difensore giallorosso Maurizio Ramon Turone mette in porta il gol del vantaggio giallorosso, rete annullata per posizione di fuorigioco. Da lì in poi continue proteste, che tutt’ora vengono ricordate dalla sponda romanista. Ma i fatti parlano di una Juve scudettata e la Roma al secondo posto. >>>VAI AL PROSSIMO<<<

SPINTA IN B

Il preludio di un campionato terribile per la Roma, mentre la Juve dovrà rimanere dietro al Milan stellare guidato da Nordahl. Stagione 1950-51, torniamo indietro nel tempo e i bianconeri ospitano i giallorossi nella quinta giornata del campionato. Due vittorie e due pareggi nelle prime quattro giornate per la squadra guidata da Boniperti in attacco, mentre la Roma veniva da un sontuoso 5-0 al Padova dopo le prime tre sconfitte. La Juve trema, i giallorossi dopo 17 minuti sono avanti 2-0 con i gol di Sundqvist e Bacci.  Al 40esimo parte lo show della Juve che non si ferma più, spinta dalla tripletta di Hansen. Risultato finale? Sette a due. E retrocessione a fine anno per i giallorossi. Non serve aggiungere altro.  >>>VAI AL PROSSIMO<<<

SCHIANTATI

E’ la Roma di Zeman, che nel settembre del 2012 torna da avversario a Torino e la Juventus di Antonio Conte lo accoglie allo Stadium come meglio non potrebbe. Apre Pirlo all’undicesimo su punizione, segue Vidal dopo 5 minuti su calcio di rigore e al 19esimo minuto Matri sigilla con il gol del 3-0. Roma annichilita in un primo tempo che vede anche l’ex Vucinic colpire due traverse. Nella ripresa Osvaldo accorcia le distanze prima del definitivo 4-1 di Sebastian Giovinco. E saluti calorosi di tutti i tifosi bianconeri all’amico boemo. >>>VAI AL PROSSIMO<<<

COLPO DA “GUARDALINEE”

Negli anni novanta sono minori i duelli scudetto, la Roma tornerà competitiva per il tricolore solo nel 2000, ma le sfide sono sempre accese e ricche di polemiche. Come successe nel 1995, quando la Juve al Delle Alpi batte 3-0 i giallorossi ma a scatenare l’ira dei giallorossi è il gol del vantaggio bianconero. Rimessa laterale per la Roma, Aldair va per la battuta ma viene urtato dal guardalinee, palla che arriva a Ravanelli che non può sbagliare e 1-0 per la Juve. Furia giallorossa che spiana la strada ai bianconeri, con Ravanelli e Vialli che fissano il punteggio sul 3-0.

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CAMPIONATO A PARTE

La più recente delle cinque, forse ancora più contestata del famoso gol di Turone. Allo Juventus Stadium è Allegri contro Garcia. Entrambi gli allenatori arrivano a questa partita con quindici punti dopo cinque giornate, in una sfida già dal retrogusto tricolore. Da un lato la concretezza e la solidità di una squadra pronta a tutto per vincere, dall’altra la creatività e la qualità, che però non si rivelano efficaci per vincere una sfida decisiva già alla sesta giornata. Juve avanti con il rigore di Tevez, ribaltone giallorosso con un altro rigore segnato da Totti e con Iturbe, ma all’ultimo minuto del primo tempo un contestato penalty permette a Tevez di mettere a segno il gol del pareggio. Ripresa scorbutica e nervosa, ma come spesso succede nei momenti decisivi arriva il piede di Leonardo Bonucci che a cinque dalla fine decide il match. Da lì in poi prendono vita le polemiche giallorosse, condite dalle parole al veleno di Totti sulla presunta regolarità del campionato (“la Juve dovrebbe fare un campionato a parte”).

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