Chiellini racconta i suoi 12 anni di Juve

Chiellini racconta i suoi 12 anni di Juve

Giorgio Chiellini parla della Juve ai margini del circuito di Montreal
La bandiera bianconera ha festeggiato il dodicesimo anniversario dall'esordio con la Juventus

Il 14 ottobre del 2005 entrava in campo per la prima volta con la maglia della Juventus Giorgio Chiellini, bandiera bianconera e pilastro della difesa ancora oggi. In un’intervista a ‘Juventus TV’ Giorgio ripercorre le tappe più significative del suo grande percorso bianconero.

Sull’esordio: “C’era tantissima emozione: ero arrivato da due mesi ma, come capita a tutti i giovani che arrivano alla Juventus, ci è voluto un po’ di tempo per entrare in una squadra di campioni, basti pensare che in quella partita ho sostituito un Pallone d’oro e quello che oggi è il nostro vice-Presidente, Pavel Nedved. Quando arrivi qui, sei catapultato in un’altra realtà ed all’inizio si fatica un po’, ma piano piano sono riuscito a conquistarmi il mio spazio.”

Il primo Scudetto vinto con la Juventus ha un sapore speciale, un’emozione incredibile per Giorgio, che così racconta il 6 maggio del 2012: “Le emozioni che ho provato a Trieste sono paragonabili soltanto alla vittoria che abbiamo lasciato a Berlino e Cardiff, perché quello Scudetto è arrivato dopo tanti anni di sofferenze, al termine di un’annata incredibile con una rincorsa sul Milan da imbattuti. Dopo tante difficoltà, quella è stata una rinascita: c’era una tensione incredibile in quella settimana e l’esplosione di gioia vissuta a Trieste è stata una delle più grandi che abbia mai vissuto”

Giorgio Chiellini è sempre più leader dello spogliatoio bianconero, e sempre più abituato a portare la fascia da capitano, come in occasione della finale di Coppa Italia del 2015, in cui fu anche decisivo con un gol : Quella fu una partita speciale, perché segnai e dedicai il gol a mia figlia, che sarebbe nata pochi mesi dopo. Fu la mia prima coppa alzata da Capitano e rappresentà un’emozione forte, il primo trofeo di un triennio di tre “doblete” consecutivi che ci ha fatto davvero sognare. Nel 2015 e nel 2017 siamo stati ad un passo dalla storia, quando ci si ripensa resta sempre un po’ di delusione ma anche la consapevolezza di avere fatto qualcosa di straordinario.”

 

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