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TORINO – Intervenuto in Francia dal ritiro della Nazionale italiana in conferenza stampa, Giorgio Chiellini difensore della Juventus e della Nazionale, ha commentato così la sfida di lunedì contro la Spagna. “Se ho pensato al pianto dopo la finale persa nel 2012? Ci sono immagini recenti anche più belle (ride, nde). La Spagna è la nostra bestia nera dal 2008, l’inizio del loro ciclo d’oro è coincisa con la vittoria contro di noi nel 2008 a Vienna. Solo a Kiev non eravamo in grado di sfidarla, non avevamo avuto modo di recuperare dalla gara contro la Germania. Per il resto, abbiamo visto gare sempre equilibrate e decise dagli episodi. Siamo andati fuori due volte ai rigori, non meritano l’esclusione ma nemmeno di andare avanti. Anzi, a Fortaleza in Confederations Cup avremmo meritato noi. La gara sarà così anche lunedì, la vedo equilibrata dove il dettaglio può fare la differenza. C’è rispetto reciproco, sarà une bella gara. Peccato che sarà agli ottavi, ma sarà stimolante”.
Poi sul tabellone complicato. “Fastidio per Belgio-Ungheria? Alcuni incroci sono più difficili, ma si sapeva. A volte dipende dal caso, sulla carta non si possono prevedere determinati fattori. Noi probabilmente sulla griglia eravamo dati per secondi, bisognava però sistemare meglio i quarti di finale. Servirebbe maggiore equità, si sono coinvolte tante nazioni e crea cambiamenti. Riaccogliendo le terze, qualcosa doveva pur accadere. Ma bisogna fare qualcosina di meglio, c’è tanta casualità in una parte del tabellone dove ci sono le grandi nazionali che si scontreranno tra di loro. Dall’altra parte ci sono le nuove realtà più il Portogallo, ma sarò bello vedere tante nazioni affacciarsi a gare importanti. Non sarà un Europeo classico come negli anni passati, ma può esserci qualche sorpresa come Grecia o Danimarca. Mettiamola dal lato dello spettacolo, sarà più bello ed emozionante. Avrei preferito stare di là, vincendo. Pronti per la Spagna? Io ho fatto una intervista con l’Uefa prima di venire qui, si metteva in risalto la nostra difesa che certamente è un punto di forza dell’Italia. Giochiamo da anni insieme, non dobbiamo fare bene solo il nostro mestiere ma dare anche sicurezza ai compagni intorno a noi sia a livello di personalità che a livello tecnico. Siamo consapevoli del doppio lavoro da fare e dell’importanza che abbiamo verso gli altri, non esiste difensore al mondo che possa fare bene senza l’aiuto degli altri che si fanno in quattro. Qual è la difesa migliore al mondo? Quella che vince, come Cannavaro e Materazzi nella finale del Mondiale. Tutti ricordano di Marco perchè fece bene, poi c’era Nesta che ha fatto la storia del calcio”.
Infine su Morata. Morata? E’ innanzitutto un ragazzo speciale, con dispiacere lo saluto da ex compagno ma sono felice per lui e spero che possa restare al Real Madrid. Merita di essere il centravanti della Spagna e del Real, dispiacerebbe se fosse usato come merce di scambio. Non lo merita, tiene tanto al Real. Non vedo come non possa giocare al Real per dieci anni. Ha doti incredibili e un ampio margine di miglioramento. In questi due anni è cresciuto tanto a livello tattico e umano. Quando arrivò era un bambino, non era considerato un ragazzo da prima squadra. L’abbiamo aiutato a crescere giorno dopo giorno, la generosità è una sua grande dote. Spero che faccia male lunedì, ma che possa far bene per il resto della carriera (ride, ndr). Vantaggio per noi il maggior minutaggio dei calciatori spagnoli? Spero di sì. Abbiamo riposato in tanti nell’ultima gara, spero che possa essere un vantaggio. Il nostro è un calcio dispendioso, ma i dati del gruppo dicono che siamo la squadra che ha corso di più. Una squadra come la nostra deve tenere alta intensità e pressing, il segreto di non concedere tante occasioni è proprio questo. Serve un grande lavoro, quello che abbiamo portato in campo. Anche se non avete visto tanti allenamenti, credo che si sappia del lavoro intenso fin dal 18 maggio. La speranza è quella di tenere questa condizione fisica fino al 10 luglio. Il nostro riposo è fittizio (ride, ndr), lavoriamo tanto anche in questi giorni.Morata deve preoccuparsi di me? Ci conosce già, Alvaro deve preoccuparsi come tutti gli altri. Sarà un match da dentro o fuori, faremo il massimo per non far segnare gli avversari. Le diffide? Non ci preoccupano.
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