TORINO – L’ex difensore della Juventus e della Nazionale Italiana Fabio Cannavaro ha parlato intervistato dai microfoni de Il Corriere dello Sport.
PIRLO – “Cosa ho detto a Pirlo? Gli ho mandato subito una serie di messaggi, tra cui l’ultimo, nel quale gli ho scritto: ha ragione Rino, mo’ so c… tuoi. Cosa l’aspetta? Quello che sa: all’inizio curiosità, forse anche benevolenza, perché un uomo del suo spessore ne merita, ma alla quinta partita, uscirà da questa zona protetta e finirà per ritrovarsi accerchiato dalle difficoltà che vive ogni allenatore. Attenzione: siamo al cospetto di un ragazzo intelligentissimo, che ha una visione già fatta del calcio. Saprà gestire ed allenare, non ci sono dubbi, e si ritroverà la Juventus – dico la Juventus – al fianco. Ma gli verranno chiesti i risultati. E anche in fretta”.
SARRI – “Destituito dopo un anno? Sono rimasto stupito, perché la sua mentalità si cominciava a intravedere. Ha avuto difficoltà – penso alla polmonite all’inizio, alla necessità di diffondere i propri concetti, al Covid – ma la sua Juventus stava provando a imporre il proprio sistema. Esperienza cominciata male, con quel malanno che gli ha sottratto un mese e anche più di ritiro, e finita peggio.”
CAMPIONATO – “Mi sembra più aperto, anche se la Juventus, visto chi c’è, resterà quella con l’organico più forte e con CR7. Però siamo alla vigilia di una scoperta: non è possibile prevedere cosa accadrà con Pirlo, come sarà il suo impatto. E la Lazio è reduce da una stagione entusiasmante; l’Inter ha calciatori di rispetto e un allenatore che pesa; il Milan ha approfittato del lavoro di Pioli alla distanza; l’Atalanta resterà tra le sicure protagoniste. Chi mi ha deluso è stata la Roma e ora bisogna verificare gli effetti del cambio di proprietà: c’è un mese di tempo per il mercato, ma tranne Napoli e Inter, nessuno è intervenuto”.
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