Bonucci e Chiellini in coro: "Dobbiamo guidare la Nazionale"

Bonucci e Chiellini in coro: “Noi della Juve dobbiamo guidare la Nazionale”

I due difensori bianconeri hanno parlato delle loro aspettative per Euro2016 e di cosa dovrà fare l'Italia per essere competitiva in Francia

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Sono pronti a prendere per mano la Nazionale Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini, giocatori cardine della Juve e dell’Italia. Entrambi sono stati intervistati dal sito ufficiale della Uefa e non si sono tirati indietro, prendendosi le loro responsabilità e lasciando intendere che l’Italia è pronta per dare il massimo a Euro2016. Ecco le parole di Bonucci: CONTINUA A LEGGERE

BONUCCI

during the international friendly match between Italy and Finland on June 6, 2016 in Verona, Italy.

Beh non sono io a dover dire se la nostra difesa è la più forte al mondo oppure no, ma di sicuro la fase difensiva comprende tutta la squadra, attaccanti compresi. Il nostro lavoro è reso più facile dal fatto che i nostri attaccanti, come chiede Conte, sono i primi ad aiutare nella fase difensiva, pressano i difensori avversari a tutto campo, permettendoci di essere più aggressivi e leggere prima le le giocate. Noi ci conosciamo alla perfezione avendo giocato per tanti anni insieme alla Juventus, e quando arriviamo in nazionale non dobbiamo testare troppo i meccanismi difensivi. Giorgio e Andrea sono due grandi campioni. Sanno essere molto aggressivi quando giochiamo con la difesa a tre, mentre il mio ruolo è quello di coprire loro le spalle quando pressano forte sugli attaccanti avversari. Sono due “bulldog”, sicuramente tra i più forti difensori al mondo“. Ha parlato anche Giorgio Chiellini: CONTINUA A LEGGERE

CHIELLINI

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Noi speriamo di dare alla squadra una sensazione di sicurezza, vogliamo far giocare i nostri compagni con la consapevolezza che hanno un muro solido alle loro spalle. Sicuramente è un aspetto importante e speriamo di dare un grande contributo alla squadra per tutto il torneo. Poi, con la nostra esperienza, dobbiamo anche aiutare quei giocatori che sono al primo o secondo torneo con la nazionale, aiutarli in questo passo così importante delle loro carriere. Avranno giocato diverse gare nelle qualificazioni, ma la fase finale è un’altra cosa. Dal 13 giugno ogni partita sarà fondamentale, tutti giocheranno con la massima intensità e non ci si può permettere di scendere in campo timorosi. Per noi è un doppio compito: dobbiamo giocare bene sul campo e allo stesso tempo aiutare i ragazzi meno esperti. D’altro canto, però, da loro riceveremo quell’entusiasmo tipico dei più giovani, quella sfrontatezza che forse ci manca avendo già giocato tanti tornei come questo. Meglio a tre o a quattro? Per me – ha sostenuto – non cambia niente. Credo che i moduli si scelgano in base a giocatori a disposizione e non viceversa. Ma con grande rispetto per tutti, credo che sarebbe uno spreco non utilizzare me, Leonardo Bonucci Andrea Barzagli se siamo tutti al meglio della condizione. Poi abbiamo dimostrato di poter anche giocare a quattro se c’è bisogno, con me o con Barzagli più larghi rispetto al solito. L’importante è che ci sia equilibrio in tutti i settori del campo. Del resto – ha ammesso – noi da soli non possiamo fare molto. La più forte difesa al mondo? Non sono io a doverlo dire. Ci sono diversi stili per difendere. Alcuni preferiscono i difensori che giocano meglio il pallone, altri quelli più aggressivi. Di sicuro noi sappiamo di avere un’ottima difesa in grado di fare grandi cose. I migliori però sono quelli che alla fine vincono“. Curioso siparietto intanto tra il famoso rapper Drake e la Juve: CONTINUA A LEGGERE

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