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di Alberto Abbate e Ramona Marconi
TORINO – E’ una festa scudetto, ma anche una festa d’addio. Sabato pomeriggio ci sarà tempo per i sorrisi, ma anche e sopratutto per le lacrime. Dallo Stadium alle vie del centro di Torino, celebrazioni per il settimo tricolore ormai conquistato, ma anche per i saluti di Buffon al calcio giocato: “Non sarà un addio alla Totti, quelle celebrazioni appartengono allo stile focoso romano. Sotto la Mole mi aspetto piuttosto un saluto simile a quello di Del Piero. Un quarto d’ora prima succederà qualcosa, magari come il lenzuolo ‘Ciao Platini’. Sarà un giornata strappalacrime, ma sobria”, spiega in esclusiva ai nostri microfoni l’agente Silvano Martina. Lascia i guantoni un mito, l’estremo difensore più forte di tutti i tempi: “Io ho avuto il piacere di accompagnare nel suo percorso il più grande portiere della storia del calcio. Mi dispiace per Donnarumma, ma non nascerà mai più un altro Gigi”.
CURRICULUM COMPLETO
Ventitré anni di leggendaria carriera. Il 40enne di Carrara è il recordman di presenze in nazionale (176 gettoni) e secondo solo a Maldini (647 contro 642) come numero di partite disputate in Serie A. Negli ultimi sette anni di successi ha conquistato sette scudetti, 4 Coppe Italia e 3 Supercoppe italiane. Domenica scorsa all’Olimpico però Buffon era in panchina: “Tutto concordato con Allegri perché il tricolore ormai era centrato. Un’altra impresa storica – spiega Martina – ma questo scudetto però non è solo merito di Buffon. La Juve è una realtà fantastica dove tutti sono protagonisti, pure i magazzinieri. Tutti hanno recitato un ruolo importante”.
PASSATO E FUTURO
Era il 19 novembre 1995 quando Nevio Scala fece esordire Buffon in Parma-Milan. L’inizio di una serie di successi con l’apice del Mondiale del 2006, culminata domenica col nono scudetto bianconero, superando Giovanni Ferrari, Giuseppe Furino e Virginio Rosetta. Forse Gigi non riuscirà a indossare invece la maglia dell’Italia per l’ultima volta: la Uefa potrebbe comminargli una squalifica dopo le dichiarazioni furiose nel post-gara di ritorno col Real. Eppure nel suo futuro Buffon potrebbe rappresentare con la sua immagine pulita addirittura il calcio nel mondo: “Non posso anticipare nulla – chiosa Martina – perché cosa farà da grande lo dirà lui dopodomani alla stampa”. In ogni caso, nessuna sorpresa di rinnovo e permanenza in bianconero. Buffon smetterà e poi avvierà quasi sicuramente la carriera dirigenziale. Nella Juve? Difficile, almeno nell’immediato. Nella Figc quale sorta di collante con i giocatori? Possibile. Nella Fifa, magari nella veste di consulente del presidente Gianni Infantino che vuole sempre più avvalersi di ex calciatori al suo fianco, come Zvonimir Boban attuale vicesegretario generale? Al momento è l’ipotesi più accreditata. Altre 48 ore e forse lo sapremo
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