Prandelli: "Avevo chiuso per Zaza, poi il Valencia mi ha umiliato"

Prandelli: “Avevo chiuso per Zaza, poi il Valencia mi ha umiliato”

Cesare Prandelli
Torna a parlare l'ex allenatore del club spagnolo

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TORINO – Ospite negli studi di Sportitalia l’ex allenatore del Valencia Cesare Prandelli è tornato a parlare delle sue dimissioni arrivate poco prima di Capodanno: “La mia esperienza in Spagna? Non è facile spiegare in poche parole: in tre mesi ho fatto non solo l’allenatore, parlando anche degli obiettivi futuri. Il 22 dicembre con Zaza era tutto fatto, avevo parlato anche col ragazzo, ma la presidente aveva qualche perplessità e la chiamai, insistendo. Il 30 dicembre la presidente mi ha chiesto se lo volevo effettivamente e di prendermi ventiquatt’ore, io mi sono sentito umiliato e ho preferito lasciare”.

Ha mai pensato seriamente di ripartire dall’Italia?
“Gli allenatori cercano situazioni in cui ci sia un progetto, non solo di valorizzazione economica, ma anche tecnico. Io non me ne sarei mai andato dall’Italia, ho fatto l’esperienza in Turchia ed è andata male per una questione di bilanci, tanto che sono in causa con il Galatasaray. All’estero non mi è andata benissimo”.

Senza dimenticare il discorso avanzato con la Lazio…
“E’ inutile tornarci, Inzaghi sta facendo un grande lavoro. Lotito manovratore? E’ meglio che non entri in questo se voglio tornare ad allenare in Italia (ride, ndr). Ci sono rimasto male, ci siamo stretti la mano ed è un patto d’onore per me”.

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