AGGIORNAMENTO 12.00 – A margine degli incontri di questa mattina a Doha l’amministratore delegato della Juve Beppe Marotta ha parlato anche del Milan: “Il calcio italiano ha bisogno di farsi conoscere, dobbiamo esportare il nostro know-how. Milan e Juve sono le due squadre che possono esprimere al meglio l’immagine del calcio italiano”.
TORINO – Da Doha l’amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta ha parlato di calciomercato ai microfoni di Tuttosport: “Caldara? Il mercato inizia il primo gennaio… Ufficialmente non ne posso parlare. E’ un giovane interessante che possiamo mettere accanto a Rugani. Siamo alle fasi conclusive, l’operazione si chiuderà a gennaio ma potrebbe arrivare a Torino a giugno 2018”.
CALCIOMERCATO INVERNALE – “A gennaio solo centrocampisti? Sì, il ruolo è quello. E’ difficile trovare calciatori all’altezza della Juventus trasferibili. Se prenderei un giocatore che non fa la Champions? Non possiamo disdegnare un’opportunità che ci può garantire il futuro, anche se in coppa vogliamo arrivare fino in fondo. Witsel? Va in scadenza a giugno, restano 5 mesi di reale attività e quindi l’offerta non può essere alta. Un milione per ogni mese? Più o meno, ma siamo in una fase di stallo”.
SONDAGGI – “N’Zonzi? Con il Siviglia i rapporti sono ottimi, i sondaggi si fanno…E Dahoud? Sono tanti i giocatori su cui abbiamo puntato l’attenzione. No, Draxler non può arrivare. Soprattutto per il fatto di aver rifiutato la Juventus due anni fa. Ci ha dato molto fastidio. Chi rifiuta la Juve una volta… Noi guardiamo altrove. Soprattutto in Italia”.
POTERE ECONOMICO – “Altri acquisti alla Pjanic o alla Higuain? Abbiamo aumentato la potenza di fuoco e quindi l’area sportiva può fare investimenti molto importanti. Abbiamo voglia di continuare su quella strada, mixando equilibri economici e obiettivi sportivi. In estate un colpo da 80 milioni? Dobbiamo rispettare certi equilibri, ma vogliamo collocarci tra le migliori squadre al mondo. Donnarumma? Siamo abili nel prendere giovani, ma non vogliamo creare problematiche ed il discorso non ci riguarda”.