TORINO – Mario Sconcerti ha parlato di Paolo Rossi sul suo editoriale per il Corriere della Sera: “Paolo è stato molto altro rispetto ai suoi successi calcistici: un uomo buono, un eroe dei tempi, leggero come una piuma e disinteressato della sua bravura. Ambasciatore di qualunque cosa (diceva sempre di sì a tutti), ci sono stati anni in cui era celebre come i Beatles ma non gli ho sentito dire una volta che è stato un grande giocatore. Era magro, aveva un’altezza normale, poteva solo contare su controllo e scatto, colpo d’occhio, posizione. Finì per farlo meglio di chiunque altro. Diventò padre quando era già nonno, a quasi sessant’anni. Non si faceva domande, cercava solo altre vite e le chiudeva nella sua collina fuori dal mondo. Ha avuto un momento molto brutto nel 1980, quando prese due anni di squalifica per il caso delle scommesse clandestine: io lo attaccai spesso in quel periodo e quando ci ritrovammo a Torino cercai di spiegare, ma lui mise l’indice sul naso e mi pregò di stare zitto: “È finita. Restiamo amici”. >>> E intanto, parlando di mercato, ci sono 11 nomi nei sogni di Pirlo per una formazione totalmente nuova, ecco come sarebbe! <<<
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