TORINO- Maurizio Sarri ha da poco vinto l’Europa League con il suo Chelsea, che corrisponde anche al primo trofeo della sua carriera. Primo trofeo che potrebbe essere anche l’ultimo a Londra, visto l’interesse della Juve per l’ex allenatore del Napoli, su cui si è espresso oggi Arrigo Sacchi ai microfoni della Gazzetta
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dello Sport: “Sarri era già un vincitore pur senza aver mai vinto coppe o campionati. Era un vincitore morale per la qualità e la bellezza del gioco che le sue squadre esprimevano a prescindere dal valore tecnico dei giocatori. Mercoledì sera ha accontentato anche i critici cultori del “vincere”, battendo 4-1 il forte Arsenal e diventando fra l’altro il primo tecnico italiano a guadagnarsi l’Europa League. ll suo Napoli, poi, è stato l’unico argine credibile allo strapotere Juve, pur non potendo competere per organizzazione societaria. Ma la squadra possedeva un gioco, uno stile e un’armonia che incantavano per la bellezza ed esaltavano i giocatori, facendo innamorare i tifosi napoletani e non solo. Un vero spettacolo! Non so se rimarrà a Londra, di sicuro ha dimostrato il suo valore in situazioni parecchio complicate”.
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