TORINO- Intervistato al microfoni di Voetbal International, Mino Raiola ha parlato di Matthijs De Ligt, suo assistito e neo difensore juventino: “In Olanda molta gente vede il Barcellona come un vero e proprio club olandese, quindi il rifiuto di De Ligt è stato come un sacrilegio. I motivi che ci hanno dato per acquistarlo erano sbagliati, pensavano fosse come un formaggio. Matthijs non pensa ai soldi, ma solamente a giocare a calcio. La Juve lo voleva già un anno fa ed era la prima scelta del ragazzo, ma era distratto dalle voci su Psg e Barcellona. Nedved? Parlo spesso con lui, per me è come un figlio. Pavel mi dice sempre: “Questo ragazzo è più matto di quanto non fossi io. È da pallone d’oro!” Ajax? Gli avevano chiesto di rimanere quando già erano stati stipulati accordi. Poi la cessione di De Jong ha cambiato tutto e hanno chiesto più di quanto concordato. A volte sono duro, ma non ho mai promesso nulla che non ho portato a termine. Non ho assolutamente nulla contro Overmars o Van Der Sar, ma penso: a questo livello devi essere in grado di fare affari anche al telefono. Sono pronto a morire per dare quanto promesso ai miei giocatori”.
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