TORINO – Leonel Pontes, primo allenatore di Cristiano Ronaldo, ha parlato del fenomeno portoghese a La Gazzetta dello Sport: “Allenavo il piccolo Cristiano, ma era bellissimo tornare con lui d’estate a Madeira per le vacanze dopo un anno passato insieme. Mi lega un rapporto di amicizia anche con la sua famiglia. Diciamo che abbiamo lo stesso sangue ‘isolano’ e ciò ha reso il nostro legame ancora più stretto. Ma io ho la certezza che non sia andato mai via davvero dall’isola. Tutte le persone hanno una casa, una sola, e Madeira è la sua. Sarà sempre così anche se è una star planetaria: lì ha interessi commerciali, ma soprattutto legami di cuore. E poi è un posto tranquillo per la quarantena: bella natura e un clima fantastico. Soprattutto ora il futuro è assolutamente imprevedibile per tutti… Ma io dico che questo riposo, a 35 anni, gli farà bene per recuperare le pile, conservare fame e voglia di allenarsi. La cosa incredibile non è che sia così forte a questa età, ma è la costanza: non è umano stare al top per così tanti anni, cambiando tanti Paesi, tante squadre e pure tante posizioni. Alla Juve gli è servito un periodo di adattamento alla nuova cultura e ai compagni. E il cambio di allenatore non lo ha aiutato, ma adesso è completamente soddisfatto e, come sempre, la sua felicità si trasforma in rendimento e, ovviamente, gol”.
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