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TORINO- Laura Giuliani, portiere della Juventus women, è stata intervistata ai microfoni della TV ufficiale bianconera: “Agli inizi della carriera le mie compagne non mi volevano, quindi mi hanno mandata in porta perchè non ero brava a giocare fuori. Con il tempo ho capito che questo è uno dei ruoli più difficili, perchè ci sono gare in cui sei estraneo al gioco. Devi essere però sempre attento, pronto a prevedere ciò che può accadere durante la partita. Juve? Mi chiamarono in un’estate in cui ero a Coverciano per preparare l’Europeo con la Nazionale. Ero sul bus e non feci in tempo a rispondere ad una chiamata che subito riattaccarono. Il mio ragazzo, quindi, richiamò quel numero e rispose Braghin. Io sbiancai e dissi che avevo una bella notizia e una brutta. La bella era che sarei andata alla Juve, la brutta è che avremmo dovuto fare un nuovo trasloco. Estero? Era il mio sogno, l’ho sempre detto a mia madre.Ho fatto tanti lavori quando ero in Germania, ma ne vado fiera perchè mi hanno aiutata a crescere quando non potevo vivere di solo calcio. La parte più dura è quando sono dovuta rimanere ferma 5 mesi a causa della rottura del menisco, ma quella stagione è stata quella che mi ha segnata maggiormente”.