A volte bisogna fare di necessità virtù e la Juve sta lavorando in questo senso. Le necessità: una doppia mannaia che ha, di colpo, ridotto sensibilmente la coperta del centrocampo juventino. Il riferimento, come è ovvio, è alla doppia squalifica – per motivi diversi, ma entrambi importanti – che è caduta su Paul Pogba e Nicolò Fagioli. Il titolare ed il suo sostituto – anche lì si trattò di una necessità trasformata in virtù – inventato da Allegri e perfettamente plasmato. Ora c’è uno stop, forzato, e questo complica di molto la situazione. In panchina rimane ben poco ed il terzetto attualmente titolare – Miretti, Rabiot, Locatelli – sarà chiamato ad ingenti straordinari.
Back to mercato
Ecco perché, come già detto, Giuntoli sarà costretto a tornare sul mercato. A gennaio si dovrà fare qualcosa per allungare la coperta del centrocampo e regalare una qualche alternativa in più allo staff tecnico di Allegri. La Juve è impegnata solo in campionato, vero, ma non è un alibi. Qualcosa serve, e alla svelta.
La virtù si chiama Samardzic
E rieccoci al concetto iniziale: si chiama Lazar Samardzic la virtù juventina. Intendiamoci: non c’è nulla in essere – almeno non di concreto o avanzato – tra Giuntoli e l’Udinese ma tra i tanti nomi fatti in questi giorni – e forse anche tra i tanti che ancora se ne faranno nelle settimane che verranno – quello del Nazionale serbo è l’unico in grado di far scaldare il cuore del tecnico e dei tifosi. Parliamo di un talento puro, classe 2001, che viene da una stagione sopra le righe e che ha già iniziato quella nuova sullo stesso mood. Il gol di Napoli, per dirne una, è una perla che parla più di tanti numeri e statistiche. Altro che toppa o rattoppa: con Samardzic la Juve calerebbe un colpo top dal significato ben maggiore – seppure importante – di porre rimedio ad una situazione di emergenza. Dalla necessità alla virtù: avanti con Samardzic.