TORINO – Dopo la rete di Crotone Alvaro Morata si ripete a Kiev realizzando una doppietta. Due reti che premiano le sue qualità di uomo d’area ma che vanno a premiare due azioni perfette, sia sul piano tecnico (il cross di Cuadrado ad esempio sul secondo gol), che sui movimenti senza palla. La prima rete è esemplare da questo punto di vista. Andiamo a rivederla.
IL PRIMO GOL DI MORATA
La Juventus manovra dalle retrovie attraverso il giro palla della linea difensiva che in fase di possesso si schiera a 3. Dalla sinistra si passa sull’out destro: quando Cuadrado serve Bentancur, per l’uruguaiano ci sono, grazie al movimento dei suoi compagni, diverse opzioni di passaggio.
Sul breve troviamo il colombiano che attacca la profondità, Morata che viene incontro alla palla e Kulusevski che, per evitare il fuorigioco, corre parallelamente alla difesa ucraina.
Bentancur decide invece di aprire il gioco sulla sinistra (e di nuovo si torna da dove era incominciata l’azione), e anche in questo caso gli si offrono due soluzioni: Ramsey e Chiesa contemporaneamente chiedono palla liberi sulla trequarti avversaria.
Il cambio di gioco dell’uruguaiano è per Chiesa, più defilato del gallese: il neoacquisto bianconero, entrato in possesso, punta il diretto avversario e trova lo spazio per il cross.
In area ci sono Ramsey che libero chiede la palla, Morata che attacca la porta e Kulusevski, ad inizio azione sulla destra, che invece si propone appena dentro i sedici metri per lo scarico di Ramsey.
Il gallese lo serve di tacco, la conclusione di Kulusevski viene respinta con difficoltà dal portiere della Dinamo Kiev. Morata in agguato lo supera con un tap-in.