di Marco Guido
L’ex colonna bianconera Alessio Tacchinardi che ha vissuto ben 11 stagioni con la maglia bianconera disputando oltre 400 presenze,
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ci ha rilasciato un’esclusiva intervista nella quale abbiamo parlato del momento attraversato dalla squadra di mister Allegri.
La Juventus arriva da una settimana da dimenticare, l’eliminazione in Coppa Italia contro l’Atalanta ed il pareggio in rimonta subito a Torino contro il Parma. Credi che questa settimana di allenamenti rigenererà la squadra di Allegri? “Credo che sia fondamentale questa settimana: il poter mettere lavoro e benzina nelle gambe è essenziale visto anche il momento che sta attraversando la squadra. La Juve ha una pressione talmente elevata che al minimo passo falso suona un campanello d’allarme, con due la pressione mediatica aumenta talmente che la situazione ora è delicata. Penso che sia solo un problema di natura fisica e questa settimana potrà aiutare i ragazzi di Allegri”.
6 gol subiti in due partite sono evidentemente troppi. Esiste un antidoto per combattere le assenze del duo Bonucci-Chiellini? “Quando la squadra riesce a correre di più e ad avere maggiormente il pallone tra i piedi aiuta a nascondere delle difficoltà che oggettivamente ci sono. Senza Chiellini questa squadra perde il 70% delle proprie potenzialità difensive. Correndo di più e lavorando tutti di più si aiuta una linea difensiva che obiettivamente è un po’ troppo leggerina come nell’ultima contro il Parma. E’ chiaro che ogni squadra che perde i due difensori centrali titolari fatica a sostituirli, non è facile. Speriamo che rientrino il prima possibile”.
Credi che Allegri abbia sbagliato qualche scelta in queste due ultime deludenti prestazioni della squadra bianconera? “Non ha sbagliato nessuna scelta. Se ci fosse solamente un giocatore non al top della condizione si potrebbe anche parlare di scelte ma attualmente è tutta la squadra a non essere al meglio della condizione atletica. Loro chiaramente sanno cosa hanno fatto in questo periodo senza Champions League, avrà probabilmente programmato tutto in ottica del fondamentale appuntamento contro l’Atletico Madrid”.
Dybala sabato sera ha abbandonato il terreno di gioco scuro in volto. Credi che la gestione dell’argentino possa creare qualche problema all’interno dello spogliatoio? “Alla Juve non esiste il problema di gestione del calciatore e dello spogliatoio. Dybala può diventare un problema a livello tattico perché Allegri lo sta facendo giocare a tutto campo allontanandolo dalla porta, è chiaro che non è facile miscelare le caratteristiche di tutti i giocatori. Penso però che Allegri troverà la soluzione giusta in funzione della squadra. C’è stato uno sfogo che non pensi diventi un caso, poi il tecnico troverà sicuramente la posizione ideale per Dybala, Ronaldo e Mandzukic”.
Credi che Rugani abbia le qualità per essere uno dei perni difensivi della Juventus del futuro? “Mi piacerebbe vedere un Rugani più cattivo, che inizi ad assumersi più responsabilità. E’ applicato ma io lo vedo fin troppo bravo come difensore ed ora ha un grossissima chance perché tra un po’ Chiellini e Barzagli smetteranno di giocare. Dà l’impressione di sapere che è solamente una riserva di questa squadra ed invece deve fare l’ultimo step per affermarsi. Deve prender per mano la maglia da titolare anche in ottica futura”.
Tra due settimane la Juve sarà impegnata al Wanda Metropolitano di Madrid contro l’Atletico, credi che la squadra di Allegri sia ancora la favorita? Cosa ti spaventa maggiormente della squadra di Simeone? “E’ sicuramente favorita se arriva al 100% della condizione fisica, nel caso in cui ci arrivasse al 70%, allora il pronostico diventerebbe del 50% ciascuno. La Juve è più forte e mi auguro che passi anche se affronta una squadra molto complicata. E’ una formazione che ricorda l’Atalanta ma con molta più esperienza e qualità; sarà una partita molto fisica e dura. Sarà fondamentale arrivarci al meglio della condizione ma sono convinto che ci arriverà al meglio perché lo staff di Allegri avrà programmato tutto alla perfezione”.
Hai vissuto una vita con la maglia della Juve, c’è un momento in particolare che ti viene in mente ripensando alla tua esperienza bianconera? “Penso che sia la conquista della Champions League a Roma. Ci sono tantissimi ricordi ma quella è stata il più importante. Per me che tifavo bianconero fin da piccolo è stata un’emozione unica viste anche le difficoltà che incontra storicamente la Juve nella massima competizione europea”.
Si è letto di un possibile interessamento nei tuoi confronti per un eventuale sostituzione di Zironelli. C’è stato qualche contatto? Il tuo sogno è quello di allenare in futuro? “Sto aspettando solamente qualcosa di interessante. Ho rifiutato qualche offerta che non mi entusiasmava. Quest’estate ero dei candidati alla panchina della Juventus Under 23 ma poi la società ha scelto un altro profilo. Mi auguro di tornare un giorno nella famiglia bianconera anche a livello giovanile. L’Under 23 sta facendo più fatica del previsto ma credo che sia un progetto veramente interessante, speriamo che in questi mesi possano migliorare il loro rendimento”.
Ringraziamo naturalmente Alessio Tacchinardi per la cortese disponibilità.
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