TORINO- Ai microfoni di Radio24, il direttore generale dell’Asl 2 di Napoli, Antonio D’Amore, ha rilasciato un’intervista: “Saremmo potuti incorrere in una mancanza di sorveglianza sanitaria. Se a Genova si fosse agito in maniera diversa, forse oggi non ci sarebbero stati i due calciatori positivi nel Napoli e non sappiamo quanti ce ne saranno ancora. Protocollo? Formato regole dettate in un momento completamente diverso. Noi abbiamo una espansione dell’epidemia con un aumento soprattutto a Napoli. Quando sono state scritte le regole c’era da finire un campionato a giugno, con le squadre che dovevano giocare 3/4 partite a settimana”.
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