TORINO- Vigilia di Juventus-Milan, big match della dodicesima giornata di campionato. I bianconeri vanno a caccia della decima vittoria stagionale in campo nazionale, che consentirebbe di mantenere la testa della classifica. Rossoneri che, invece, devono risollevarsi dopo i recenti risultati deludenti. Sul proprio sito ufficiale,
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il club campione d’Italia ha analizzato quello che sarà l’avversario di domani sera: “Con solo il 35% di tiri nello specchio della porta (dato più basso di tutta la serie A) il Milan, sia sotto la guida di Gianpaolo che sotto a quella di Pioli, sta lottando da inizio stagione con una sterilità sotto porta (11 i gol in totale segnati) che rappresenta il vero problema della squadra rossonera determinando l’attuale deludente undicesimo posto in classifica. La svolta voluta dalla società, prima della sfida contro il Lecce all’ottava giornata di campionato, con il cambio della guida tecnica, non ha sortito gli effetti desiderati. La difficoltà nel rendersi pericolosa nella metà campo avversaria è evidente se si prende in considerazione il dato del possesso palla (57% e quarta posizione) dei passaggi (5511 quarta posizione) e della precisione nel fraseggio (85% quinta posizione): il Milan palleggia dalla propria trequarti con una certa disinvoltura, ma superata la linea mediana la costruzione del gioco non riesce a trovare gli sbocchi necessari per portare alla conclusione i propri attaccanti e soprattutto a metterli nelle condizioni di incidere in area avversaria. Un possesso quindi alquanto sterile che solo nella gara pareggiata in casa contro il Lecce, proprio alla prima panchina di Pioli, è riuscito a produrre in attacco una mole di gioco (19 conclusioni di cui 9 nello specchio) decisamente diverso dal resto della stagione. In quel caso alcune distrazioni difensive hanno impedito ai rossoneri di conquistare i 3 punti, anche se la difesa, in media, non subisce molto (129 in totale i tiri concessi quinta posizione in classifica). Un equilibrio di squadra, quindi, precario, che sembra poter garantire una maggior copertura solo a discapito di una fase offensiva spesso colpevole nell’isolare Çalhanoğlu, Piatek e Suso, che di certo in questo inizio di stagione non stanno attraversando un grande periodo di forma”.
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