TORINO- Il presidente della FIFA Infantino, tramite un cominicato, ha spiegato il motivo del rinvio di Europei e Copa America: “Il mondo sta affrontando una sfida senza precedenti alla sua salute e ovviamente serve una risposta collettiva. La cooperazione, il mutuo rispetto e la comprensione devono essere i principi guida per tutti coloro chiamati a prendere delle decisioni in questo momento cruciale. Specialmente nel calcio, è imperativo trovare le risposte appropriate. Questo richiede unità, solidarietà e responsabilità condivise, e dobbiamo pensare a tutte le persone potenzialmente interessate dalle nostre decisioni. Con tutto questo in mente, la FIFA ha discusso costantemente con le confederazioni, con le associazioni membri e con gli altri stakeholder in tutto il mondo, tenendo a mente in primo luogo la salute e in seconda battuta la solidarietà sportiva. Da questo punto di vista, la FIFA ha ricevuto le richieste di UEFA e CONMEBOL di rinviare rispettivamente la Copa America e l’Europeo dal 2020 ai mesi di giugno e luglio del 2021, in uno slot precedentemente occupato dalla Confederations Cup e ora occupato dal nuovo Mondiale per club FIFA. È importante ricordare a questo punto che l’obiettivo principale delle competizioni FIFA è quello di assicurare lo sviluppo a livello mondiale del calcio, nonché programmi di solidarietà a livello planetario. E che la vasta maggioranza delle associazioni membre dipende da questi programmi di solidarietà, sia a livello maschile che femminile. È quindi essenziale proteggere sia gli interessi sportivi che quelli economici. Ciò non di meno, con l’obiettivo di trovare soluzioni bilanciate, ho indetto una conference call del Consiglio FIFA, nella quale ho proposto di accettare queste richieste, di decidere in un secondo momento quando riprogrammare il mondiale per club, se nel 2021, nel 2022 o nel 2023, di discutere con le autorità cinesi il rinvio del nuovo mondiale per club, di discutere queste novità con le conferazioni e tutti gli stakeholder, se tutto va bene ad aprile. Nel frattempo, grazie alla sua solida situazione finanziaria, la FIFA è in una posizione tale da poter proporre misure proattive di solidarietà nella crisi legata alla diffusione del Coronavirus. Per questo, ho altresì suggerito: un contributo diretto di 10 milioni di dollari dalla FIFA all’OMS, la possibilità di creare un fondo globale per l’assistenza calcistica per aiutare i membri della nostra comunità colpiti da questa crisi, nonché di incoraggiare tutti nel mondo del calcio a contribuire in questo impegno. La FIFA si consulterà inoltre con gli stakeholder per essere in grado di annunciare a breve tutte le eventuali modifiche, o le deroghe temporanee, al Regolamento sullo status e i trasferimenti dei calciatori per proteggere i contratti, sia per quanto riguarda i calciatori che per quanto riguarda i club. Per quanto riguarda i Giochi Olimpici di Tokyo 2020, mi rifaccio al comunicato del CIO. Infine, è inutile sottolineare come la FIFA si terrà regolarmente in contatto con tutti i membri della comunità calcistica in questo periodo difficile. Come ho detto ieri, circostanze di questo tipo offrono la possibilità alle persone di unirsi, di mostrare cosa possono fare a livello di collettività e di emergere ancora più forti e pronti per il futuro. E questo è ciò che la FIFA punta a fare”.
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