TORINO- In occasione dell’uscita del suo nuovo libro, l’ex attaccante e capitano della Juventus Gianluca Vialli è stato intervistato dal quotidiano britannico The Guardian: “Malattia? All’inizio ero confuso, pensavo di ragionare come un calciatore di fronte ad un infortunio. Al momento sto meglio e la malattia è sparita, ma ci vorrà ancora tempo per dire che sono guarito. Comunque ontinuerò a lottare finchè il cancro non si arrenderà davanti a me. Non volevo che i miei genitori vedessero la mia sofferenza, cercavo di nasconderla. È stato pesante parlarne pubblicamente, ma ora penso che non ci sia nulla di male ad esternare le proprie emozioni. Se voglio piangere piango, se voglio ridere rido. Mancini? Sono felice di lavorare di nuovo al suo fianco. Proseguirò almeno fino al mondiale in Qatar, poi si vedrà. Virus? Sono vicino alla mia gente di Cremona con il pensiero, ma vorrei esserle vicino anche fisicamente. Mi sono sentito male nel leggere certe notizie sull’Italia, è una tragedia. Io abito a Londra, lavoro da remoto e trascorro molto tempo con la mia famiglia. Fortunatamente non ho perso nessuno che conosco”.
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