Zidane: "Il Real può essere migliore senza di me" - JuveNews.eu

Zidane: “Il Real può essere migliore senza di me”

Zinedine Zidane
Il tecnico del Real Madrid ha parlato del suo futuro

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La Juventus è attesa domani dall’ultima giornata di campionato, che deciderà le sue sorti per la prossima stagione. I bianconeri dovranno infatti vincere a Bologna e sperare in un passo falso di una tra Napoli, impegnato in casa contro il Verona, e il Milan a Bergamo contro l’Atalanta. Anche in Spagna il Real Madrid si trova nella stessa situazione, solo che i Blancos si stanno giocando la Liga, dovranno sperare in un passo falso dell’Atletico Madrid. Nella conferenza stampa di vigilia, il tecnico delle Merengues Zinedine Zidane, ha parlato del futuro della squadra”.

Il Real Madrid può essere una squadra migliore senza Zidane? Sicuro, sicurissimo. La squadra ha dato tutto, nonostante gli infortuni, il Covid, tante cose. Non posso rimproverarli per nulla. Forse lo faccio perché sono un vincente e sono molto critico con me stesso. Non mi piace perdere, hanno dato tutto. Non conta se ci sarò l’anno prossimo, la cosa importante è la gara di domani: non è il momento per parlarne. Tutta l’energia va alla partita di domani. È l’unica cosa che conta”.

Zinedine Zidane con la maglia della Juve
Zinedine Zidane con la maglia della Juve

Anche il portiere bianconero Gianluigi Buffon ha parlato del suo futuro e del passato, intervistato dai microfoni di Sky Sport: “Quello di cui sono sicuro è che per la Juventus ho sempre dato il massimo di professionalità, di serietà, di affidabilità. Sono sicuro di essere una persona e un professionista serio sul quale puoi contare in qualsiasi momento, anche in questi due anni al di lá che il mio ruolo da giocatore non fosse centrale. Per uno come me non era così scontato riuscirsi ad adattare a questa situazione e invece penso di averlo fatto con grande entusiasmo. Prima di tutto per il rispetto di me stesso, ora che ho 43 anni e quindi mi sento un uomo, e un uomo si deve comportare da uomo e non da ragazzino, e secondariamente per il rispetto che avevano per me i dirigenti del club, con i quali avevo stretto un patto d’onore dicendo loro avrei ricoperto volentieri anche questo ruolo”.

 

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