Zdenek Zeman ha presentato la sua biografia “La bellezza che non ha prezzo”. All’evento erano presenti molti ex tra calciatori e colleghi del boemo, tra cui Mihajilovic, Di Francesco, Di Biagio e Favalli. A margine dell’evento, il tecnico ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport 24.
Sulle ultime vicende che vedono coinvolta la Juventus, il boemo si è espresso così: “Questo club finisce spesso sotto l’attenzione delle procure. La procura di Torino si è mossa per prima ma non credo che solo la Juve abbia attuato queste pratiche, le altre procure dovrebbero svegliarsi. La FIGC dice che le plusvalenze si possono fare, questo è sbagliato. Più passa il tempo e più la finanza sarà protagonista. Il calcio italiano sta male tecnicamente e finanziariamente“.
Sulla sua figura nel calcio: “Io amato anche dai tifosi delle altre squadre? Penso sia perché la gente amava ciò che riuscivano a fare le mie squadre. Mi hanno chiesto per 10 anni di scrivere un libro, pensavo fosse meglio post mortem”.
L’esperienza alla Lazio: “In biancoceleste potevo fare di più. All’epoca non contava niente arrivare terzi o quarti”. Sul lavoro di Sacchi: “Mi piaceva la sua cultura del lavoro che ora si è un po’ smarrita”.