Negli ultimi mesi, dopo la morte di Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli, si è riaccesa la discussione sull’utilizzo dei farmaci nel calcio, soprattutto nel periodo in cui i due campioni scomparsi erano stati impegnati in campo. Sono stati diversi i giocatori che sono usciti allo scoperto in questo senso e hanno parlato delle sostanze assunte in quel periodo, esternando i propri timori.
Su questo argomento è tornato a dire la sua Zdenek Zeman. L’ex allenatore di Roma e Lazio, a margine della presentazione della sua autobiografia, è stato intervistato ai microfoni di Mediaset. Le sue parole: “È strano che certi giocatori si spaventino ora e non quando prendevano certe sostanze“.
Zeman poi ha parlato della possibile assunzione di farmaci da parte di giocatori da lui allenati: “Purtroppo non posso escluderlo perché non si riesce a controllare tutto. Però quando parlavo ai medici, io non davo certe indicazioni“.
Il tecnico però non crede alla correlazione con le malattie: “No, le malattie arrivano a tutti“.
Diversi anni fa Zeman disse che il calcio doveva uscire dalle farmacie. La situazione di oggi: “Secondo me non è cambiato nulla, purtroppo. Questi ragazzi che ci pensano adesso ci potevano pensare 25 anni fa, chiedendo cosa stessero prendendo e perché. Oggi è tardi“.