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Marcel Vulpis, vicepresidente vicario della Lega Pro, ha rilasciato delle dichiarazioni in occasione della presentazione degli eventi dedicati ad Artemio Franchi. Ecco le sue parole sul futuro del calcio italiano: “Diceva il presidente Ghirelli che tra pochi giorni incontrerà Gravina per un nuovo progetto legato al settore giovanile: ecco, dobbiamo ripartire anche da quello. Oggi c’è bisogno di avere un maggior numero di scelta di giocatori su cui fare appunto le scelte. E quindi mettere insieme una serie di azioni per potenziare i vivai a tutti i livelli, dalla LND a salire. Se parliamo di calcio di vertice, c’è talmente tanta attenzione al risultato e al fatto di volerlo raggiungere nel minor tempo possibile che questo porta alcuni manager di Serie A a fare scelte più finalizzate al risultato in tempi brevi, quindi a puntare sul top player (anche se non sempre lo sono) rispetto ai giovani da formare.”
Sulla Serie C: “Il modello, anche col tema delle seconde squadre e il caso Juventus, può essere un bacino su cui puntare: dalla C sono usciti tanti giocatori che sono finiti in massima serie e poi in Nazionale. Da quel punto di vista proprio la C può essere – partendo dall’esempio della tenacia di Franchi – il contenitore da cui ripartire per poi fare quest’onda lunga che va dalla C alla massima serie. Dobbiamo crederci e farlo nel minor tempo possibile.”
Sulle seconde squadre, visto che soltanto la Juventus ha approfittato di questa opportunità con l’U23, mentre gli altri club non hanno preso in considerazione l’idea di una rosa B: “C’è un tema di investimenti: una seconda squadra ha dei costi, ma non deve essere vissuto come tale bensì appunto come investimento. Il fatto che la Juventus continui a far parte del nostro campionato ci aiuta a pensare che si possa andare nella direzione giusta ed avere anche altre squadre nei prossimi anni.”
