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La Juventus ha scosso il mercato di gennaio con l’acquisto di due grandi giocatori, che sono andati a cambiare fortemente la fisionomia della squadra bianconera: sotto la Mole sono infatti arrivati il centrocampista Denis Zakaria, per sette milioni di euro dal Borussia Moenchengladbach, e l’attaccante serbo Dušan Vlahovic, passato dalla Fiorentina ai bianconeri per 70 milioni di euro più cinque di bonus. Un mercato che ha rinforzato molto la Juventus, che ha visto partire anche Bentancur e Kulusevski, direzione Tottenham, e Aaron Ramsey, andato ai Ranger Glasgow.
Il trasferimento di Dusan Vlahovic a Torino però è finito sotto la lente d’ingrandimento dell’ASL di Firenze: il giocatore serbo era infatti positivo in isolamento a casa, e aveva lasciato il domicilio dopo un tampone negativo e l’ok dell’Asl di Torino, ma l’Asl Toscana centro non era stata informata. Per questo il calciatore è stato segnalato all’autorità giudiziaria dal dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana centro, per la presunta violazione del domicilio in cui stava trascorrendo la quarantena perché positivo al Covid-19.
A parlarne è stato l’assessore alla Sanità della regione Toscana, Simone Bezzini: “La vicenda non è seguita direttamente dalla Regione ma dalla Asl Toscana centro che, avendo appreso dai media la notizia della presenza di Vlahovic a Torino in un periodo in cui causa positività avrebbe dovuto essere in isolamento, ha effettuato delle verifiche per comprendere se fossero arrivate delle istanze per richiedere il trasferimento di luogo dove effettuare l’isolamento. Tali verifiche hanno fatto rilevare che non sembrerebbero essere arrivate all’Asl istanze di questa natura”.
Il calciatore si era presentato al J Medical la mattina del 28 gennaio, dopo aver effettuato un tampone che aveva dato esito negativo e dopo aver ottenuto l’ok dell’Asl di Torino, senza avere il parere di quella Toscana, che adesso lo ha segnalato per una presunta violazione della quarantena.