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Emiliano Viviano, portiere del Fatih Karagümrük, ha parlato di diversi temi su Twitch, nel format Offside-Terzo Tempo. Ecco le sue parole su Buffon: “Portiere più forte di sempre? Buffon, senza dubbio. I miei idoli da bambino erano Batistuta e Rui Costa, nonostante non giocassero nel mio stesso ruolo. Tra Toldo e Buffon io preferivo Francesco, è stato un esempio per me, proprio per la fede viola. Balotelli? Ha delle caratteristiche che nessuno ha. È un giocatore che ti risolve la partita in qualsiasi momento. Poteva fare molto di più, ha pagato colpe sue e colpe non sue. Merita la convocazione in Nazionale e sono d’accordo quando dice che se fosse rimasto al Manchester City avrebbe vinto il pallone d’oro. Per me Mancini farebbe bene a portarlo ai playoff, e sono convinto che l’Italia si qualificherà per il mondiale. Con Mario ci sentiamo spesso, ed altrettanto frequentemente stiamo insieme. Lui, ora, gioca all’Adana Demirspor insieme ad un ex Napoli: Inler.”
Su Vlahovic: “Alla fine ne hanno giovato tutti: la Fiorentina ha avuto tanti soldi, la Juve il suo bomber ed il ragazzo la squadra che voleva. Era libero di andare alla Juventus, i giocatori passano, ciò che resta è la maglia. Non mi è piaciuto a livello di comunicazione, inoltre era considerato un esempio, ma un esempio non va via a gennaio. È un semplice professionista, ma chi accusa i calciatori di essere mercenari non capisce che i primi mercenari sono proprio i presidenti, che comprano club per fare soldi. Se Vlahovic non voleva restare ha fatto bene ad andar via: la Juventus è pur sempre un top club che punta costantemente in alto. Il giocatore più forte che ho incontrato, oltre Messi, è Ronaldinho. Il giocatore più forte con cui abbia mai giocato è Pirlo, con cui sono stato in nazionale: è nella top 5 dei giocatori italiani più forti di sempre, per me.”
Su Quagliarella: “Ero uno dei pochi a conoscere la sua situazione legale, dunque il motivo per cui andò via dal Napoli. Non ha mai pensato di andare alla Juve prima che fosse coinvolto da quella vicenda. Sono stato vicino al Napoli una volta, ma non vi dico quando. C’è stato un approccio perché gli azzurri avevano un problema in porta, ma dissi di no perché stavo bene alla Samp e non avevo bisogno di andare altrove.”