Ieri la Juventus ha raccolto tre punti tanto sofferti quanto importanti al Mapei Stadium di Reggio Emilia contro il Sassuolo. La gara per la squadra di Allegri è stata molto complicata sin dai primi minuti e si era messa male con il vantaggio neroverde di Raspadori. La Juventus però ha avuto la forza di non subire altri gol e l’ha portata a casa con i lampi di due attaccanti: Paulo Dybala e Moise Kean. Due gol diversi, arrivati nei finali dei due tempi e hanno messo ko un Sassuolo bello ma poco cinico.
La Joya ha firmato il pareggio nel finale del primo tempo, con uno dei suoi colpi. Un sinistro preciso e potente che ha fulminato Consigli e ha dato nuova linfa alla squadra dopo un primo tempo passato ad arginare le avanzate neroverdi. L’argentino è tornato a gol dopo circa un mese: era rimasto a secco contro Inter, Cagliari e Bologna. Il suo rendimento dopo l’ufficialità del mancato rinnovo con la Juve era calato, ma ieri ha tirato fuori una delle giocate di cui è capace. Il classe 2000 invece è entrato nella ripresa e ha dato ai suoi la sua freschezza atletica. E nel finale ha trovato lo spunto giusto per bruciare il proprio marcatore, battere il portiere neroverde e regalare tre punti pesantissimi alla squadra di Allegri.
Alvaro Morata, partito titolare con Dybala, ha avuto diverse occasioni, alcune delle quali anche clamorose. L’impegno è fuori discussione e nel primo tempo ha fatto reparto quasi da solo, ha cercato di far salire la squadra, ha preso tante botte. Consigli gli ha negato il gol con un miracolo, mentre in un altro paio di occasioni è stato lui a non trovare la zampata vincente. Utile e volenteroso, ma poco cinico. Vlahovic invece aveva iniziato in panchina, per tirare un po’ il fiato. Ma il suo ingresso nel secondo tempo è stato negativo. La sua solita carica agonistica e la sua fisicità straripante non si sono viste. Ha toccato pochi palloni e non è riuscito a rendersi pericoloso, innervosendosi per alcuni palloni persi. Il talento è grande, ma in questi aspetti deve ancora crescere, come ha detto a fine partita Massimiliano Allegri.